È il titolo di uno dei due mosaici inaugurati nei giorni scorsi alla Scuola Media Pasolini di Pordenone e realizzati dai ragazzi dell’istituto assieme ad alcune persone con autismo, bell’esempio di integrazione e inclusione nell’ambito di un progetto che ha avuto tra i suoi protagonisti la Fondazione Bambini e Autismo ONLUS
Da sabato 9 giugno le pareti della
Scuola Media Pasolini di Pordenone ospitano
due opere particolari e di grande effetto, la prima delle quali riproduce a mosaico un disegno dello stesso
Pier Paolo Pasolini che ritrae
Laura (Betti) e
Ninetto (Davoli), mentre la seconda raffigura il volto di
Totò, “verde” di gelosia e rappresenta un’interpretazione sempre a mosaico di un fotogramma del breve film di Pasolini Ch
e cosa sono le nuvole?,
versione in chiave comica dell’
Otello shakespeariano
i cui personaggi sono “attori-marionette”, con Totò nella parte di Jago.
L’inaugurazione – trasformatasi in una grande festa per i ragazzi a chiusura dell’anno scolastico – è il risultato del
progetto d’istituto dedicato appunto al grande
Pier Paolo Pasolini e intitolato
Sogni dentro un sogno, di cui la realizzazione dei mosaici ha costituito il coronamento e che avevamo già
presentato nei giorni scorsi.
Si tratta di un’iniziativa che verrà ricordata per i suoi
risvolti sociali oltre che per quelli culturali e formativi, avendo certamente rappresentato un bell’esempio di
integrazione e vera inclusione.
Le opere, infatti, sono state realizzate assieme, a più mani,
da persone affette da autismo e da studenti della Scuola Pasolini, nei laboratori professionali di mosaico dell’
Officina dell’Arte, uno dei Centri che compongono la rete di servizi della
Fondazione Bambini e Autismo ONLUS di Pordenone.
«I mosaici – ha sottolineato il presidente di quest’ultima
Davide Del Duca – sono un esempio di come le persone con autismo, se messe nella condizione di lavorare in un contesto strutturato e pensato a partire dalle loro specificità, qual è l’Officina dell’Arte, possono
esprimere al meglio talenti che si concretizzano in lavori di grande rilevanza e pregevole fattura. Siamo quindi grati alla Scuola Pasolini che ha offerto alle persone che lavorano all’Officina un’importante occasione».
Alla cerimonia erano presenti anche Italo Cirotti e Claudio Guerra, preside e insegnante della Scuola Pasolini (quest’ultimo anche ideatore del progetto), Gian Mario Villalta, direttore artistico del Centro Studi Pasolini di Casarsa, l’assessore comunale alla Cultura Gianantonio Collaoni e il consigliere regionale Piero Colussi il quale, oltre ad esprimere soddisfazione nel trovarsi in una scuola intitolata a Pasolini, «segno di grande civiltà», ha anche portanto i saluti di Ninetto Davoli che ha promesso agli studenti una visita nella sede della scuola.
(O.C.)
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Fondazione Bambini e Autismo ONLUS
tel. 0434 29187, relazioniesterne@bambinieautismo.org.
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