Migliorare la comunicazione nelle malattie rare

Un progetto biennale lanciato dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità si propone di migliorare la comunicazione e la conoscenza tra le varie figure coinvolte nel problema delle malattie rare: operatori sanitari, pazienti e loro familiari

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Montagna per tutti in Val Brembana

Una nuova proposta innovativa e solidale per il tempo libero, che tiene conto anche delle esigenze di persone con disabilità motoria e sensoriale, proviene da Carona, in Val Brembana (Bergamo), con il Progetto “Montagna per Tutti”

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Comprendere la malattia

Un’interessante lavoro di tesi, quello recentemente discusso da Stefania Filippi, che tenta di promuovere presso le Istituzioni e gli addetti ai lavori (infermieri, medici e operatori sanitari) un approccio alla salute che restituisca alla persona e al paziente centralità, interezza e dignità

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I sudafricani, lo sport e la disabilità intellettiva

Sembra proprio che i due milioni di persone con disabilità del Sudafrica – e in particolare quelli con problemi intellettivi – debbano ancora affrontare una vera e propria sfida per raggiungere l’uguaglianza dei diritti, nonostante gli sforzi del Paese in questi ultimi anni. È quello che sembra dimostrare una recente ricerca, centrata soprattutto sulle discipline sportive

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Disgrafia: quei disagi di confine

Ci sono alunni con problemi come la disgrafia, per i quali l’organizzazione scolastica non riserva certo particolari risorse. E la storia che raccontiamo – con la speranza di far parlare il più a lungo possibile di questi problemi – è quanto mai sintomatica: dieci lunghi anni di scuola a cercare di “farsi leggere” senza successo

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Di autismo non si deve morire

Quando si parla di autismo associandolo solamente alla “non vita” o ad una “disperante solitudine”, diventa doveroso chiedere di pensare anche ai bambini, ai ragazzi e agli adulti con autismo, per dire che la loro vita è più che possibile, così come è reale e quotidiana la meraviglia che con loro è realizzabile

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Quando il giornalismo può combattere le discriminazioni

Tutti i giornalisti dei 27 Stati Membri dell’Unione Europea possono partecipare, fino al 30 settembre, al Premio “Sì alle diversità. No alle discriminazioni”, contribuendo, con i loro scritti, a mostrare gli effetti negativi delle discriminazioni, spiegando i benefìci e le opportunità delle diversità

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