Mercoledì 18 luglio, l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Ragusa organizza, presso l’Aula Consiliare Comunale (ore 9.30), il convegno dal titolo Ipo – non vedenti: formazione per la progettazione senza barriere.
«Sarà un convegno più formativo che informativo», ci spiega Sebastiano Veloce, geometra del Comune e uno dei principali promotori dell’iniziativa. «Dipenderà certamente dagli ospiti in sala, ma la nostra intenzione è quella di creare un momento di apprendimento tecnico delle nozioni legate al concetto di progettazione universale».
Veloce è fortemente coinvolto nella tematica essendo egli anche presidente dell’Associazione Icaro, coordinatore del Comitato Oltre le Barriere e rappresentante della Lega Arcobaleno per la provincia di Ragusa.
E proprio a lui – uno dei quattro relatori del convegno – spetterà in particolare il compito di delineare il concetto di barriera architettonica, intesa come ostacolo non solo per chi ha difficoltà nella deambulazione o difficoltà di tipo sensoriale, ma anche per tutti i cosiddetti “disabili invisibili”, quali sono ad esempio i portatori di pacemaker.
Sui concetti di barriera architettonica e progettazione universale il nostro sito ha curato un approfondimento – a cui rimandiamo – in cui venivano enunciati, tra l’altro, i sette principi dell’Universal Design (equità d’uso; flessibilità d’uso; uso semplice e intuitivo; informazione percepibile; tolleranza all’errore; basso sforzo fisico; misure e spazi adatti all’avvicinamento e all’uso).
Accanto a Veloce, a svolgere la parte tecnica è stato chiamato il presidente nazionale della Lega Arcobaleno, Bruno Tescari, che è anche vicepresidente della FISH (Federazione per il Superamento dell’Handicap) e consigliere nazionale del CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità) presso l’EDF (European Disability Forum).
Il titolo del suo intervento sarà Dal testo unico sulle barriere alla Convenzione ONU, al Design For All.
In attesa della ratifica italiana della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, Tescari affronta l’inquadramento normativo dell’accessibilità architettonica in un’ottica sovranazionale. «Perché – come egli stesso ci spiega – la ratifica italiana potrà tardare ancora al massimo fino al prossimo settembre, ma è ormai prossimo il giorno in cui la nostra normativa interna dovrà essere rivista per adeguarsi ai contenuti della Convenzione. Conviene quindi parlarne fin d’ora e muoverci in questo senso». E, secondo Tescari, l’attuazione del testo ONU dovrà passare per i dettami del Design for All.
Oltretutto, già secondo questi parametri si ragiona nel Testo Unico sulle Barriere Architettoniche elaborato da una Commissione Interministeriale e Interregionale. Anche su questo si soffermerà Tescari, presentandone i contenuti in anteprima.
Egli infatti è stato rappresentante della FISH nella commissione istituita due anni fa con il compito di unificare il decreto di attuazione (DM 236/89) della Legge 13/89 sulle barriere architettoniche nell’edilizia privata con il DPR 503/96 sulle barriere nell’edilizia pubblica e modificarne i contenuti ove necessario.
Alla fine del 2006, la Commissione ha consegnato l’elaborato al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che però, nonostante i solleciti, non ha ancora attuato alcuna iniziativa in merito.
«Credo che a questo punto ci siano due possibili soluzioni strategiche», commenta Tescari. «Il ministro Di Pietro potrebbe emanare un decreto che indichi i contenuti definiti dalla commissione come “livello essenziale minimo” cui dovrebbero adeguarsi le altre norme. Sarebbe la soluzione più auspicabile, ma è di certo lunga e laboriosa, impensabile nell’immediato, vista la precarietà della presente legislatura. Per questo – ma si tratta di un’opinione squisitamente personale – anticiperei il decreto con un altro intervento, più agile e quindi più velocemente realizzabile, anche in soli sei mesi. Esso consisterebbe nell’ottenere dalla Conferenza Stato Regioni il varo definitivo del testo, in modo che poi le singole Regioni fossero tenute a procedere con leggi locali di attuazione».
Di tutti questi argomenti, dunque, si dibatterà durante l’incontro di Ragusa, auspicando un vivace confronto.
Anche gli aspetti più locali, però, non verranno sottovalutati. Infatti, nel convegno si parlerà della realizzazione di un attraversamento completo per persone non vedenti sulle strisce pedonali, realizzato proprio in questi giorni alla fine del Ponte Filippo Pennavaria in Via Roma a Ragusa.
Si tratta del terzo attraversamento “LOGES” (Linea di Orientamento Guida e Sicurezza) realizzato in Italia con queste caratteristiche. Esso verrà costruito in gomma, materiale indicato sia per i costi ridotti che per la velocità della messa in posa (l’opera è stata iniziata e finita in giornata).
Una puntualizzazione è necessaria: «L’attraversamento verrà realizzato in prossimità di un marciapiede con gradino e non con scivolo», ci spiega Sebastiano Veloce. «Ci sono degli scivoli per le carrozzine, ma le pendenze ripide, fuori norma, potrebbero costituire un pericolo per la deambulazione di una persona non vedente».
Ospiti attesi della mattinata di studi sono anche due rappresentanti della ditta Deltaceramica di Napoli. In particolare, l’architetto Alessandra Fulchignoni, nel ruolo di progettista e direttore tecnico e il geometra Fernando Caprino, progettista e direttore commerciale e di cantiere.
Fulchignoni e Caprino contribuiranno alla definizione e all’analisi del concetto di progettazione accessibile per tutti, portando l’esperienza quindicinnale di Deltaceramica, l’unico studio di progettazione italiano per non vedenti accreditato presso l’UIC (Unione Italiana Ciechi), specializzato nella progettazione e nella realizzazione di mappe tattili e percorsi per non vedenti.
(Barbara Pianca)
Comune di Ragusa, Segreteria del Sindaco, tel. 0932 676266
Ufficio di Sebastiano Veloce, tel. 0932 676648
onlusicaro@yahoo.it.
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