L’impresa è in ogni caso degna di nota, poiché l’attraversamento a nuoto dello Stretto di Gibilterra, con il vento contrario e tra le onde alte, è comunque una bella performance sportiva. Se poi ad effettuarla è un atleta fornito soltanto di una parte del braccio destro e privo di quello sinistro, si tratta certamente di un fatto memorabile.
E a riuscirvi è stato Dani Vidal, trentaduenne spagnolo già ben noto a chi segue lo sport paralimpico, vincitore negli ultimi otto anni di ben 139 medaglie d’oro in competizioni ufficiali, tra le quali le Paralimpiadi di Sydney nel 2000.
Il suo obiettivo era appunto quello di diventare il primo uomo senza braccia a nuotare dall’Europa all’Africa, esattamente da Punta de Oliveros, estrema propaggine spagnola, a Punta Cires, sulle coste marocchine.
La traversata non è stata certo semplice, anche alla luce delle avverse condizioni marine, e ha richiesto circa un’ora e mezzo più del previsto (6 ore e 22 minuti), ma lo scopo di Vidal non era quello di essere il più veloce, bensi il primo e più “improbabile” attraversatore dello Stretto.
«Sono molto soddisfatto», ha dichiarato il campione iberico. «Le ultime due miglia mi sono sembrate molto lunghe, con vento contrario di due nodi e mezzo, ma so di essere riuscito in qualcosa che non si realizza tutti i giorni».
(S.B.)
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