E la Provincia di Latina torna sui suoi passi

Uno sviluppo quasi imprevedibile ha avuto la vicenda di Danila Faiola, psicologa ipovedente esclusa da un concorso della Provincia di Latina per il fatto di non possedere la patente di guida. In una lettera diretta all'interessata è stato infatti lo stesso presidente della Provincia, Armando Cusani, a garantire che l'incresciosa situazione troverà una soluzione positiva

«Ho chiesto al Dirigente del Settore Risorse Umane di valutare positivamente la richiesta di partecipazione da lei avanzata e di fare tesoro della spiacevole esperienza che l’ha vista suo malgrado protagonista, affinché episodi simili non vengano più a ripetersi nel futuro».Il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani
E dunque il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani – anche di fronte alla campagna di stampa cui il nostro stesso sito ha partecipato nei giorni scorsi – ha deciso di prendere carta e penna e di scrivere direttamente a Danila Faiola, la psicologa esclusa da un concorso indetto dall’Amministrazione Provinciale, pur essendo in possesso di tutti i requisiti culturali e professionali, ma mancando della patente di guida categoria B richiesta dal bando.
Danila infatti è ipovedente e pur avendo segnalato di usufruire del servizio civile ad personam per l’accompagnamento dei ciechi a scopi professionali, la risposta era stata ugualmente negativa.

«Ho appreso solo successivamente alla pubblicazione del bando – scrive ancora nella sua lettera il presidente della Provincia pontina – che tra i requisiti previsti vi fosse anche il possesso della patente di guida categoria B. Presonalmente penso che le pubbliche amministrazioni e più in generale ogni comparto della società debba essere fortemente impegnato nella valorizzazione di tutte le iniziative finalizzate ad agevolare l’inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro e nella vita sociale, al fine di non mortificare le giuste aspettative di ognuno e valorizzare le diverse potenzialità insite in ognuno di noi. Per questo motivo ritengo che la Provincia di Latina non possa escludere l’accesso al pubblico impiego se non ricorrano effettive motivazioni ostative dettate dalla normativa vigente [grassetti nelle citazioni nostri, N.d.R.].

Uno sviluppo imprevedibilmente positivo, dunque, per una vicenda nella quale l’ente pubblico rischiava certamente una condanna per comportamento discriminatorio, dal momento anche che Danila Faiola aveva già presentato ricorso sia al tribunale civile che a quello amministrativo.
In realtà i percorsi della burocrazia non sono mai così semplici, tenendo conto  pure che la prova selettiva è già stata eseguita, anche se non ne è stato pubblicato il risultato. Questo, infatti, rende impossibile la semplice revoca della comunicazione di esclusione alla Faiola.
Al momento, quindi, sono in piedi varie ipotesi procedurali e quella più probabile potrebbe essere l’annullamento del concorso e del bando relativo, scrivendone un altro che presenti requisiti tali da ammettere la psicologa ipovedente.
(S.B.)

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