Continuano a rimanere insufficienti e sconcertanti – secondo i docenti precari dei forum www-precariscuola.135.it e http://precarisalerno.forumup.it/ – le risposte del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni alle varie proteste e prese di posizione di queste settimane, riguardanti in particolare il taglio sostanziale degli insegnanti di sostegno, sfociate mercoledì 19 a Napoli in un momento di aperta contestazione da parte degli stessi insegnanti precari e dei genitori di alunni con disabilità, in occasione della partecipazione di Fioroni alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico.
«Apprendiamo dall’«Unità» – dichiarano infatti i docenti in un comunicato stampa – che Fioroni avrebbe evidenziato un errore di fondo: “Considerare l’insegnante di sostegno, che è un supporto degli insegnanti ordinari, anche un assistente sociale e un educatore”. Tali compiti, precisa il ministro, andrebbero invece “affidati ad altre figure professionali”. Per Fioroni, quindi, gli studenti disabili non hanno bisogno di un insegnante che li introduca nello studio delle materie, che li inserisca correttamente nel gruppo classe, che ne aiuti lo sviluppo culturale ed emozionale in modo armonico, ma semplicemente di un badante che accudisca materialmente lo studente disabile quando deve andare al bagno».
A questo punto, secondo gli estensori della nota, «appare chiare la totale mancanza di sensibilità del ministro per un problema così grave come quello degli studenti disabili, vista la sua insistenza nell’attaccarne i diritti: abbiamo una normativa che ci pone all’avanguardia nel mondo, ma forse è troppo per il nostro Paese!».
Critiche altrettanto dure vengono riservate alle dichiarazioni del viceministro della Pubblica Istruzione Mariangela Bastico, che per quanto riguarda la Campania, ha parlato di «ottocento disabili in meno rispetto allo scorso anno».
In conclusione, secondo i docenti dei forum citati, «è assolutamente necessario un netto cambiamento della politica scolastica di questo ministro. Se non è in grado di farlo, si dimetta e lasci il suo ministero in mani più capaci e soprattutto più rispettose dei diritti di tanti ragazzi svantaggiati dalla vita senza alcuna colpa».
(S.B.)
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