Venerdì 26 ottobre verranno presentati ufficialmente a Bologna (Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università degli Studi, Via Filippo Re, 6, ore 15), nel corso di un incontro-dibattito, i risultati della ricerca sociale sulle persone omo-bisessuali con disabilità, denominata Abili di cuore – Omo-disabilità: quale rapporto tra omosessualità e disabilità?
Promosso da Arcigay, con la collaborazione del Centro Bolognese di Terapia della Famiglia, del Centro Documentazione Handicap di Bologna e dell’Associazione HandyGay di Roma, il progetto raccoglie i racconti di vita di venticinque persone, provenienti da tutta Italia.
«L’idea di realizzare Omo-disabilità – spiegano gli organizzatori – è nata dall’osservazione del silenzio e della carenza di conoscenze che circondano la quotidianità, le difficoltà incontrate e le soluzioni adottate da coloro che vivono la doppia condizione di essere disabili e omosessuali. Quale contributo all’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti e convinti che quello orizzontale sia l’approccio migliore per comprendere e trattare tutte le discriminazioni, abbiamo deciso di realizzare questa che è la prima iniziativa portata avanti nel nostro Paese in questo campo».
Un’iniziativa, dunque, volta a dare voce a queste vite, a spezzarne “l’invisibilità” e «a portare alla luce le eventuali specificità del loro essere minoranza nella minoranza», che nel corso della tavola rotonda di Bologna verranno presentate dai responsabili del progetto e discusse anche grazie alla partecipazione di molti esperti in materia.
(C.N.)
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