È stato approvato all’unanimità dal Senato, il 13 dicembre scorso – con la sola astensione dell’UDC – il Disegno di Legge presentato dal ministro della Salute Livia Turco, in materia di Semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute e altri interventi in materia sanitaria. Il provvedimento passerà ora all’approvazione della Camera.
Secondo lo stesso ministro Turco, si tratta di «un buon esempio della possibilità di dialogo positivo tra maggioranza e opposizione per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Con questa legge, infatti, verrebbe semplificata la vita degli italiani nei confronti della burocrazia, abolendo ad esempio milioni di certificati sanitari inutili, che costano tempo e denaro alla collettività e che sono ormai superati da altre norme più recenti».
Tra i punti più significativi del Disegno di Legge, vi è senz’altro la maggior facilità nella prescrizione dei farmaci contro il dolore, consentendo al medico di usare il ricettario normale del Servizio Sanitario Nazionale. Ad esempio i farmaci oppiacei saranno prescrivibili anche al di fuori delle malattie oncologiche, garantendo una migliore qualità della vita ai pazienti. Sarà resa inoltre più agile la gestione dei registri per il controllo del movimento degli stupefacenti ad uso terapeutico.
«Una norma – ha commentato ancora il ministro – che dovrebbe consentire di superare le difficoltà prescrittive che collocano tuttora il nostro Paese agli ultimi posti in Europa nella somministrazione dei farmaci antidolorifici».
Rispetto poi all’eliminazione di tanti certificati inutili, dei quali si è già detto, da segnalare che tra gli altri verranno aboliti quelli di idoneità al lavoro e di idoneità fisica alla pratica sportiva.
E ancora, in ambito di lotta all’abusivismo sanitario, il giudice avrà la facoltà di disporre la confisca delle attrezzature utilizzate da persone che abbiano esercitato attività sanitarie senza averne titolo.
Infine, per quanto riguarda il trattamento dei dati e dei registri in accordo con la tutela della privacy, Ministero e Regioni potranno attivare registri di mortalità e registri di patologia, riferiti a malattie di rilevante interesse sanitario e sociale.
(F.D.)
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