Le rampe della Venicemarathon durano di più

La maratona veneziana, appuntamento internazionale che si svolge alla fine di ottobre di ogni anno, è diventata una tradizionale occasione per avere una Venezia più accessibile, grazie ad alcune rampe mobili che vengono installate nella città e che questa volta rimarranno in posizione fino all’ultimo giorno di carnevale

Uno scorcio di VeneziaLa Venicemarathon – iniziativa della quale il 28 ottobre scorso ha avuto luogo la ventiduesima edizione – oltre ad essere un’importante manifestazione sportiva, negli ultimi tre anni ha segnato anche un momento importante dal punto di vista dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Infatti, il Comune di Venezia e Venicemarathon Club dotano la città lagunare di rampe utili a rendere accessibile il percorso agli atleti in carrozzina, ma non solo agli atleti: anche a tutti gli abitanti e ai turisti con problemi di mobilità.

Si tratta di rampe di legno allestite sui tredici ponti che attraversano gli ultimi chilometri della competizione, da San Basilio (area del Porto) fino alla Punta di Santa Maria della Salute. Ove possibile, la pendenza di tali rampe viene abbassata fino al 5% e le stesse risultano dotate di antiscivolo, fermapiede laterale e protezione dei montanti verticali.
Si realizza così l’auspicio pronunciato a suo tempo dal delegato del sindaco di Venezia Giuseppe Toso che aveva salutato le rampe della maratona sperando diventassero un appuntamento fisso e ricordando che «negli ultimi anni è stato intrapreso un profondo percorso culturale e gli sforzi compiuti dal Comune di Venezia per rendere la città maggiormente fruibile da parte di tutti sono davvero molti».

Come già negli anni scorsi, poi, le rampe sopravvivono all’evento per alcuni mesi. Questa volta però siamo ad un “record”: gli allestimenti rimarranno infatti fino al prossimo carnevale, e cioè fino a martedì 5 febbraio. Questa la recente decisione del Comune lagunare, dettata dal successo dell’iniziativa, grazie alla quale diventano accessibili aree di interesse culturale irraggiungibili alle persone con ridotta mobilità negli altri periodi dell’anno, quali la Collezione Peggy Guggenheim, la Basilica della Madonna della Salute e l’Arsenale.
Per approfittarne e visitarle si può anche rivolgersi ai servizi di Comunicazione del Comune di Venezia che hanno studiato due itinerari collegati tra loro, dalla Salute all’Arsenale, con la linea 1 del vaporetto che è accessibile.
(B.P.)

Per ulteriori informazioni:
Informahandicap Comune di Venezia
tel. 041 2748144 (a Venezia), 041 2746144 (a Mestre)
informahandicap@comune.venezia.it
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