Il 9, il 18 e il 20 aprile 2008, rispettivamente un mercoledì, un venerdì e una domenica, sono stati organizzati a Bologna tre incontri di presentazione al pubblico di Storie di Calamai e altre creature straordinarie, il libro sull’esperienza ventennale del Progetto Calamaio edito da Erickson nel 2007. Il primo appuntamento è previsto alle ore 18 alla libreria Irnerio (via Irnerio 27), il secondo, quello del 18 aprile, avverrà invece durante la Festa a Villa Serena (via della Barca 1), con inizio alle ore 19. Infine, domenica 20 aprile sarà la Festa nel Parco di Monteveglio, nelle vicinanze di Bologna, a ospitare l’incontro di presentazione, questa volta animata, del libro. La festa avrà inizio alle ore 15.
Il Progetto, voluto dal CDH (Centro Documentazione Handicap) – Accaparlante di Bologna, si rivolge a insegnanti, volontari, educatori e alunni dal nido alle scuole secondarie. Partito nel 1986 con lo scopo di «suggerire percorsi di integrazione che consentano una comprensione della propria e altrui diversità e favoriscano un atteggiamento di apertura e disponibilità nei confronti degli altri», era approdato più di un anno fa, a fine novembre 2006, a una due giorni di studio dal titolo, appunto Storie di Calamai e di altre creature straordinarie: disabili come educatori nell’esperienza di integrazione a scuola.
Il libro, alla cui lettura ci accompagna l’Omino Macchino, dietro cui si cela la penna di Claudio Imprudente, è suddiviso in tre sezioni, «ognuna delle quali descrive il percorso educativo da angolature diverse». La prima parte è dedicata agli obiettivi del progetto, «che sono quelli di promuovere una nuova immagine della persona disabile e di farle acquisire un ruolo sociale nella comunità». La seconda, invece, tratta gli stili e i modi di fare, parla insomma di Come si è e come si sta con gli altri. Infine, l’ultima parte di concentra sugli strumenti utilizzati nei gruppi e nelle classi e si intitola Le fiabe, le canzoni, le proposte di gioco.
Nella presentazione del volume all’interno del sito del CDH, leggiamo che la sua nascita è dovuta a «molti motivi ma tutti, in fondo, possono essere riassunti dal desiderio di dare una forma stabile che fermi sulla pagina scritta l’esperienza ormai ventennale del Progetto Calamaio». La presentazione, in particolare, descrive il tono del testo scritto: le parole scelte sono «forti» perché fanno riferimento a «esperienze concrete» che si vogliono condividere; sono parole che «cercano di dare ospitalità agli affetti» perché raccontano le relazioni «non solo fra gli “educatori”, gli “utenti” ma anche fra il gruppo Calamaio e i gruppi di bambini, ragazzi, insegnanti, genitori incontrati via via nel percorso; relazioni che compongono un tessuto»; sono parole, infine, «che legano e collegano», nel senso che gli incontri e le collaborazioni, la rete, insomma, sono stati elementi fondamentali nel progetto. (B.P.)
Centro Documentazione Handicap
Sandra Negri, coordinatrice del Progetto Calamaio
tel. 051 6415005 – 338 5989553
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