La Carta dei Diritti delle Persone con Incontinenza*

a cura della FINCO - Federazione Italiana Incontinenti
«Essere informati in modo esauriente e comprensibile sulla diagnosi, sul proprio disagio, sulla possibile evoluzione della patologia e sull’impatto che essa ha sulla "qualità e quantità di vita"»: è uno dei punti più significativi della Carta dei Diritti delle Persone con Incontinenza, prodotta dalla FINCO (Federazione Italiana Incontinenti), che qui proponiamo integralmente ai nostri lettori

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo il seguente documento, prodotto dalla FINCO (Federazione Italiana Incontinenti), che fissa in un preciso decalogo tutti i diritti dei pazienti che convivono con questi problemi.

Carta dei Diritti delle Persone con Incontinenza

1. Diventare
, ove possibile, continenti o ridurre l’incontinenza.
2. Ricevere, in tempi rapidi e certi, senza discriminazione alcuna, i servizi e l’assistenza necessari al proprio stato di salute.
3. Ricevere una corretta diagnosi.
4. Essere informati in modo esauriente e comprensibile sulla diagnosi, sul proprio disagio, sulla possibile evoluzione della patologia e sull’impatto che essa ha sulla “qualità e quantità di vita”.
5. Essere informati su tutti i rimedi, gli ausili disponibili e sulle tecniche riabilitative, sui vari trattamenti medici e chirurgici, sui vantaggi e svantaggi di ciascuno di essi, in riferimento alla propria condizione, onde poter esercitare il diritto di “libera scelta”, in modo informato e partecipativo.Francesco Diomede, presidente nazionale della FINCO (Federazione Italiana Incontinenti)
6. Essere informati, in modo esaustivo e imparziale, su tutti i dispositivi medici ottenibili gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale e Regionale, nel pieno rispetto delle proprie necessità fisiologiche e della “libertà di scelta”.
7. Avere accesso ad adeguate terapie ed essere curati con le terapie farmacologiche, riabilitative e chirurgiche, innovative e adatte al proprio caso.
8. Esercitare il diritto “di mobilità”, grazie alla costruzione di bagni pubblici nel territorio. I bagni devono essere “mappati e segnalati” alla cittadinanza.
9. Avere accesso ai necessari controlli e avere la possibilità di modificare il trattamento, ove opportuno e indicato dal medico o da altro professionista sanitario.
10. Avere un punto di riferimento all’interno del territorio, grazie ad un pool di professionisti dell’incontinenza (urologi, uro-ginecologi, coloproctologi, medici, andrologi, sessuologi, geriatri, ostetriche, fisioterapisti e infermieri), che in collaborazione con i medici di famiglia garantiscano la continuità e la multidisciplinarietà delle cure.

*Copyright della FINCO. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico, comprese le fotocopie, registrazioni o altro tipo di sistema di memorizzazione o consultazione dei contenuti, sono assolutamente vietate senza il consenso scritto della FINCO Nazionale.
Ringraziamo la FINCO stessa per la gentile concessione alla pubblicazione.

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