Su proposta dell’assessore alla Sanità Almerino Mazzolini, la Giunta Regionale delle Marche ha approvato in questi giorni la presentazione di cinque progetti al Ministero per avere accesso al fondo di cofinanziamento per l’anno 2007 dei progetti attuativi del Piano Sanitario Nazionale.
«Si tratta – dichiara lo stesso Mezzolani – di iniziative a valenza regionale che interessano tutte le fasce della popolazione dai neonati agli anziani e che hanno lo scopo di migliorare l’assistenza ai malati anche terminali sia negli ospedali, sia nelle residenze protette, sia in casa, grazie alle nuove tecnologie oggi a disposizione. Il fine è sempre quello di rispondere in modo più appropriato ai bisogni della popolazione. Allo stesso tempo è prevista una responsabilizzazione dei soggetti coinvolti sugli obiettivi e sui risultati da perseguire per garantire i migliori risultati».
Nel dettaglio, segnaliamo in particolare, tra i cinque progetti presentati, quelli dedicati rispettivamente alle Malattie Rare e all’Implementazione di una Unità Spinale Unipolare e messa in rete con le USU delle regioni limitrofe, tema, quest’ultimo, che è stato oggetto in questi anni di vere e proprie “battaglie”, in particolare da parte dell’APM, l’Associazione Para-tetraplegici delle Marche.
«L’obiettivo – secondo quanto si può leggere nella nota prodotta dalla Giunta marchigiana – è l’implementazione di un modello organizzativo di tipo multidisciplinare, finalizzato a migliorare tutte le necessità curative, assistenziali e riabilitative delle persone affette da lesione midollare, garantendo l’ottimizzazione delle risorse. Questo modello viene già sperimentato all’interno dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, complesso che presenta tutte le caratteristiche e le competenze necessarie per supportare una Unità Spinale a servizio della comunità regionale».
Proprio l’obiettivo, dunque, che si prefiggevano le associazioni del territorio (si veda a questo proposito il testo da noi pubblicato poco meno di un anno fa, disponibile cliccando qui).
Per quanto poi riguarda le Malattie Rare, premesso che la scelta effettuata a livello nazionale è stata quella di approvare un progetto interregionale a cura della Commissione Salute, coordinato dalla Regione Toscana, «le quote di competenza delle Marche – si legge ancora nella nota della Giunta – prevedono l’attivazione di reti assistenziali per la presa in carico di soggetti con malattia rara; lo sviluppo e l’utilizzo dei percorsi diagnostici terapeutici; l’attivazione di registri regionali per le malattie rare».
Gli altri tre progetti presentati riguardano infine L’ottimizzazione clinico-gestionale del paziente oncologico nel modello “Casa della Salute”, la Tutela della salute delle donne, italiane ed immigrate e dei neonati e la Rete Neonatologia Marchigiana – Trasporto neonatale di emergenza (sten) e back transfer. (S.B.)