Mentre nel nostro Paese il lungo e tormentato percorso verso la ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità sembra aver trovato finalmente la strada “giusta”, dopo la recente approvazione da parte del Senato (se ne legga nel nostro sito al testo disponibile cliccando qui), cui dovrà seguire ora il passaggio alla Camera dei Deputati, nella piccola Repubblica di San Marino – che a quel passo era già arrivata un anno fa – c’è chi chiede con forza una serie di impegni al proprio Governo.
E a farlo è colui che a suo tempo abbiamo presentato come “uno dei primi presidenti della Repubblica” in carrozzina del mondo (se ne legga al testo disponibile cliccando qui), vale a dire Mirko Tomassoni, che appunto è stato Capitano Reggente di San Marino dall’ottobre del 2007 al marzo del 2008.
Infatti, in un’interrogazione al Governo della piccola Repubblica, l’attuale consigliere Tomassoni, ricorda innanzitutto che «l’Art. 1 della Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese (modificata dalla Legge 26 febbraio 2002, n. 36) stabilisce che la Repubblica di San Marino riconosce le norme del diritto internazionale generale come parte integrante del proprio ordinamento [grassetti nostri in questa e nelle altre citazioni, N.d.R.]»; sottolinea inoltre che la Convenzione ONU «impegna gli Stati parte ad ottemperare alle norme in essa contenute» e che in caso di contrasto «tale normativa prevale sulle norme interne».
Successivamente l’interrogazione consta di tre punti, sapere cioè «se si intenda rendere edotta la cittadinanza su quanto stabilisce la Convenzione; se vi sia la volontà di conformare la legislazione sammarinese alle disposizioni della Convenzione stessa e in quali tempi; se, ed eventualmente in quali forme, si ritenga di dare attuazione a quanto previsto all’art. 33, Applicazione a livello nazionale e monitoraggio e al successivo art. 35, che prevede la presentazione del primo Rapporto dettagliato sulle misure adottate e i progressi conseguiti».
Un vero e proprio «richiamo all’ordine», quindi, utile anche a ricordare che per quanto importante sia un Trattato internazionale, il suo valore si può misurare solamente tramite la concreta applicazione delle sue varie parti. (S.B.)
Ad oggi, 15 gennaio 2009, sono esattamente 46 i Paesi che hanno ratificato la Convenzione. Questo il loro elenco (in ordine cronologico di ratifica):
– Giamaica (30 marzo 2007) – Ungheria (20 luglio 2007) – Panama (7 agosto 2007) – Croazia (15 agosto 2007) – Cuba (6 settembre 2007) – Gabon (1° ottobre 2007) – India (1° ottobre 2007) – Bangladesh (30 novembre 2007) – Sudafrica (30 novembre 2007) – Spagna (3 dicembre 2007) – Namibia (4 dicembre 2007) – Nicaragua (7 dicembre 2007) – El Salvador (14 dicembre 2007) – Messico (17 dicembre 2007) – Perù (30 gennaio 2008) – Guinea (8 febbraio 2008) – San Marino (22 febbraio 2008) – Giordania (31 marzo 2008) – Tunisia (2 aprile 2008) – Ecuador (3 aprile 2008) – Mali (7 aprile 2008) – Egitto (14 aprile 2008) – Honduras (14 aprile 2008) – Filippine (15 aprile 2008) – Slovenia (24 aprile 2008) – Qatar (13 maggio 2008) – Kenya (19 maggio 2008) – Arabia Saudita (24 giugno 2008) – Niger (24 giugno 2008) – Australia (17 luglio 2008) – Thailandia (29 luglio 2008) – Cile (29 luglio 2008) – Brasile (1° agosto 2008) – Cina (1° agosto 2008) – Argentina (2 settembre 2008) – Paraguay (3 settembre 2008) – Turkmenistan (4 settembre 2008) – Nuova Zelanda (25 settembre 2008) – Uganda (25 settembre 2008) – Austria (26 settembre 2008) – Costarica (1° ottobre 2008) – Lesotho (2 dicembre 2008) – Corea del Sud (11 dicembre 2008) – Ruanda (15 dicembre 2008) – Svezia (15 dicembre 2008) – Oman (6 gennaio 2009).
Per quanto riguarda invece il Protocollo Opzionale alla Convenzione (testo che consentirà al Comitato sui Diritti Umani delle Persone con Disabilità di ricevere anche ricorsi individuali – di singoli o di gruppi di individui – e di avviare eventuali procedure d’inchiesta), a ratficarlo sono stati finora i seguenti 26 Paesi:
– Ungheria (20 luglio 2007) – Panama (7 agosto 2007) – Croazia (15 agosto 2007) – Sudafrica (30 novembre 2007) – Spagna (3 dicembre 2007) – Namibia (4 dicembre 2007) – El Salvador (14 dicembre 2007) – Messico (17 dicembre 2007) – Perù (30 gennaio 2008) – Guinea (8 febbraio 2008) – San Marino (22 febbraio 2008) – Tunisia (2 aprile 2008) – Ecuador (3 aprile 2008) – Mali (7 aprile 2008) – Slovenia (24 aprile 2008) – Bangladesh (12 maggio 2008) – Arabia Saudita (24 giugno 2008) – Niger (24 giugno 2008) – Cile (29 luglio 2008) – Brasile (1° agosto 2008) – Argentina (2 settembre 2008) – Paraguay (3 settembre 2008) – Uganda (25 settembre 2008) – Austria (26 settembre 2008) – Costarica (1° ottobre 2008) – Svezia (15 dicembre 2008).
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