È ormai da alcuni mesi che la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone ha lanciato una campagna di raccolta fondi per realizzare nella città friulana una foresteria per le persone adulte con autismo che lavorano all’innovativo centro lavorativo diurno Officina dell’Arte – cui già più volte abbiamo dato spazio – e che non sono residenti nella città. Il progetto si chiama proprio Vivi la città perché la foresteria stessa dovrà essere collocata in una zona abbastanza centrale di Pordenone, per consentire agli utilizzatori di raggiungere a piedi i vari luoghi d’interesse.
«Il progetto è sperimentale – spiega Cinzia Raffin, presidente e direttore scientifico della Fondazione – e ha come obiettivo, oltre a quello di fornire la possibilità, a turno, alle persone con autismo non residenti a Pordenone di frequentare il centro lavorativo senza tornare alle loro dimore alla sera, anche quello di “allenarle” alla vita indipendente, in vista di del “Dopo di Noi”».
Come riferisce Davide Del Duca, direttore generale di Bambini e Autismo, responsabile della campagna, i risultati finora raggiunti sono stati assai lusinghieri, con un recupero di quasi la metà dei fondi corrispondenti all’intero budget necessario per l’acquisto, la ristrutturazione dell’immobile da adibire a foresteria e per i primi due anni di gestione. «Siamo contenti – dichiara Del Duca – perché abbiamo messo in campo numerose iniziative che hanno trovato consenso e i fondi stanno arrivando esclusivamente dal settore privato, come ci eravamo proposti, cosa che in questo momento storico non era affatto scontata. Come in tutte le raccolte fondi ci sono i grandi donatori e le piccole donazioni, segno che sono davvero in molti, indipendentemente dalle possibilità economiche, ad aver accolto favorevolmente il messaggio lanciato dall’iniziativa».
«A tal proposito – conclude Del Duca – mi piace ricordare i 450 euro consegnati alla Fondazione dall’Associazione San Gregorio, somma raccolta nel corso della manifestazione Pan e vin da essa stessa organizzata. Un’associazione, dunque, che come tanti altri cittadini sta credendo fino in fondo a Vivi la città». (S.B.)
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Farsi un book fotografico L'iniziativa, stimolata da Cinzia Rossetti, donna con disabilità motoria che qualche tempo fa ha promosso con successo il suo primo book fotografico, e da Paolo Ranzani, il fotografo che ha…
- Il lavoro e l'autonomia abitativa assieme Il 20 ottobre si poserà la prima pietra di "Vivi la città", la casa-foresteria per le persone con autismo adulte che lavorano a Pordenone, ideata e voluta dalla Fondazione Bambini…