L’Italia rispetti gli impegni presi a tutela dell’infanzia!

Lo dichiarano i rappresentanti dell'organizzazione Terre des Hommes, guardando con favore alla presa di posizione del Consiglio Superiore della Magistratura nei confronti del Pacchetto Sicurezza proposto dal Governo, ove si subordinerebbe la dichiarazione di nascita di un bambino all'esibizione del permesso di soggiorno da parte del genitore. Secondo Terre des Hommes questo relegherebbe i bimbi nati da genitori stranieri irregolari nel più totale anonimato e silenzio, privandoli di ogni diritto fondamentale

Bimbi extracomunitariIn una nota ufficiale, Terre des Hommes Italia – delegazione nazionale dell’omonima organizzazione non governativa internazionale che si occupa di aiuto diretto all’infanzia in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, etnico o religioso – dichiara di condividere senza riserve la posizione espressa dalla Sesta Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura – discussa in questi giorni dal Plenum del Consiglio stesso – a riguardo di alcune disposizioni previste nel cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” proposto dal Governo.

«Come viene sottolineato dal documento della Commissione – dichiara a tal proposito Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des Hommes – la norma che rende più difficile, se non impossibile, al genitore migrante irregolare di iscrivere il proprio figlio all’anagrafe è in pieno contrasto con l’articolo 7 della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia ratificata dall’Italia». Tale articolo, infatti, prevede che il bambino sia registrato immediatamente al momento della sua nascita e che da allora abbia diritto a un nome e ad acquisire una cittadinanza. Subordinando invece la dichiarazione di nascita di un bambino all’esibizione del permesso di soggiorno da parte del genitore, la nuova norma relegherebbe i bambini nati da genitori stranieri irregolari nel più totale anonimato e silenzio, privandoli di tutti i diritti fondamentali che invece devono sempre poter essere riconosciuti ad un individuo in quanto tale, in qualsiasi situazione in cui si trovi, e del diritto alla protezione che sta alla base dell’interesse superiore del minore.

Terre des Hommes accoglie dunque con favore l’opposizione espressa dal CSM per tornare a ribadire la sua ferma opposizione all’introduzione del reato di clandestinità, soprattutto perché l’attuale Pacchetto Sicurezza non risparmia nemmeno i minori dal rischio di poter essere perseguibili per tale reato.
«Già giorni fa – prosegue Salinari – avevamo denunciato questo rischio all’opinione pubblica durante la presentazione della nostra ricerca Minori erranti sul sistema di accoglienza italiano dei minori stranieri non accompagnati [se ne legga in questo sito al testo disponibile cliccando qui, N.d.R.]. Ora riteniamo molto importante che anche la sesta Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura rilevi questa forte incongruenza perché speriamo che il Pacchetto Sicurezza venga modificato nel senso della coerenza con gli impegni presi dall’Italia in sede internazionale per la protezione e la tutela dell’infanzia». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Terre des Hommes Italia (Rossella Panuzzo), ufficiostampa@tdhitaly.org.
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