Quel libro merita la maggior diffusione possibile

E in particolare crediamo sia positivo che ciò avvenga con presentazioni e incontri anche all'interno di manifestazioni non strettamente dedicate al tema della disabilità. Parliamo della "Terza nazione del mondo" di Matteo Schianchi, che indaga soprattutto lo sguardo individuale e collettivo che si posa sulla disabilità. Il suo autore ne parlerà il 27 giugno a Jesi (Ancona), durante il Primo Festival della Convivenza Civile

La copertina del libro «La terza nazione del mondo»«Da anni studiosi di scienze sociali e oggi anche la Convenzione dell’ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità sostengono che la causa iniziale dell’emarginazione di chi è disabile non è l’handicap, la menomazione in quanto tale, ma lo sguardo che posiamo, a livello individuale e collettivo, sulla disabilità. A interporsi tra il disabile e la vita non c’è l’handicap, ma lo sguardo su di esso».
È un passaggio del bel libro di Matteo Schianchi La terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà (Feltrinelli, 2009), sul quale il nostro sito si è già lungamente soffermato più volte (se ne legga cliccando qui, qui e qui).

Rispetto a tale passaggio, lo stesso Schianchi aveva scritto per noi: «Il mio libro parte da qui. Ho voluto fare un percorso per comprendere le origini di questo sguardo, in termini psicologici e culturali. Ma non considero questo approccio “culturale” all’handicap un’operazione intellettuale fine a se stessa: il modo attraverso cui guardiamo la disabilità ha ricadute concrete nella realtà quotidiana delle persone disabili. Quel considerare i disabili “esseri inferiori” è un pensiero terribile che esprimiamo come singoli e come collettività; è quello sguardo che nasce dalla paura che suscita in noi la semplice vista dell’handicap e che si trasforma in tutti quei comportamenti e quegli sguardi che stigmatizzano ed escludono le persone disabili. E ciascun disabile sa quanto questo sguardo abbia bloccato sul nascere la possibilità di stringere relazioni, di comunicare con gli altri o di esprimere se stessi» (il testo da cui è tratta questa citazione è disponibile cliccando qui).

Un’opera particolarmente significativa e interessante, quindi, che è bello vedere in questi mesi al centro di presentazioni che si svolgono in contesti non strettamente connessi al mondo della disabilità. Era già successo in maggio a Lodi, durante il Festival dei Sette Peccati Capitali (se ne legga cliccando qui), succederà ora sabato 27 giugno a Jesi, in provincia di Ancona (Piazza delle Monnighette, ore 16.30), con l’incontro organizzato dal Gruppo Solidarietà, nell’ambito del Festival della Convivenza Civile, durante il quale Matteo Schianchi parlerà sul tema I disabili tra pregiudizi e realtà, prendendo spunto proprio dal suo recente libro.

Il Primo Festival della Convivenza Civile, in svolgimento a Jesi fino al 28 giugno, chiude il progetto annuale denominato Scuola di democrazia, con una serie di incontri sui temi della legalità, dell’informazione e dell’università, con momenti di approfondimento, di impegno civile e di festa. (S.B.)

Per informazioni sull’incontro del 27 giugno con Matteo Schianchi: Gruppo Solidarietà, tel. 0731 703327, grusol@grusol.it.
Per informazioni sul Festival della Convivenza Civile: tel. 0731 538420, f.tiberi@comune.jesi.an.it.
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