Il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) ha espresso in una nota ufficiale tutta la propria insoddisfazione per l’intervento che il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi ha tenuto durante il convegno Come uscire dalla crisi: le proposte del Terzo Settore, organizzato a Roma dal Forum del Terzo Settore e del quale abbiamo già riferito nei giorni scorsi (se ne legga cliccando qui). In tal senso la Federazione ha invitato le varie organizzazioni del sociale a trarne le conseguenze e a modificare i modi stessi della propria interlocuzione con il Governo.
«Al ministro Sacconi – dichiara nel comunicato il presidente del CNCA Lucio Babolin – abbiamo chiesto di intervenire sulle politiche sociali e ci ha invece intrattenuti su sanità e ospedali; di prendere posizione sulle nostre proposte di riforma del welfare in questo tempo di crisi e ci ha risposto che non dobbiamo essere “autoreferenziali” e che ci si può solo “ingegnare” per colpa di due vincoli ineludibili, il debito pubblico e lo squilibrio demografico; di aprire con noi questa fantomatica “stagione costituente” di cui parla lo stesso Libro Bianco realizzato dal suo Ministero [il Libro Bianco intitolato La vita buona nella società attiva, N.d.R.], grazie anche a un tavolo ad hoc, e si è limitato a dire che dobbiamo uscire insieme da un circolo vizioso per affrontare i temi della messa a regime del cinque per mille e della fiscalità. Difficile fare peggio».
«Inoltre – continua Babolin – colpisce anche il modo in cui il ministro si è presentato a un appuntamento con il quale una parte rilevante del Terzo Settore intendeva chiaramente riaprire un dialogo con il Governo: è restato venti minuti in sala, per poi andarsene perché “le parti sociali” lo stavano attendendo per discutere di previdenza. E il Forum del Terzo Settore che cos’è?».
«Dinanzi a questo atteggiamento – conclude il presidente del CNCA – e al rifiuto di un confronto serio su questioni fondamentali per il Paese – dai LIVEAS [Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, N.d.R.] alle misure per la non autosufficienza, dal sostegno a chi cade in povertà alla dotazione del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, tanto per fare qualche esempio – invitiamo tutti coloro che aderiscono al Forum del Terzo Settore e le altre organizzazioni del sociale a cambiare strategia: questa non paga. È chiaro che spiragli non ce ne sono. Il CNCA è pronto a fare la sua parte». (S.B.)
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