«Il Ministro Tremonti considera così ineludibile il cinque per mille da legarlo a eventuali risorse provenienti dallo scudo fiscale?»: se lo chiede Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore che prosegue: «Chiediamo che il provvedimento non abbia carattere aleatorio e che il Ministro si impegni per la sua stabilizzazione per legge. Non possiamo infatti proseguire con estenuanti battaglie in difesa di una norma che milioni di cittadini hanno apprezzato anno dopo anno. Domani [il 23 settembre, N.d.R.] presso la Commissione Bilancio del Senato, verrà discusso il progetto di legge sulla sua stabilizzazione: attendiamo gli esiti della riunione, per meglio comprendere gli indirizzi del Governo che attualmente ci sembrano contraddittori».
«Sempre domani – ricorda ancora Olivero – l’Agenzia delle Entrate, dopo le nostre reiterate proteste, ha fissato un incontro per riprendere il lavoro sull’articolo 30 del Decreto Legge 185/08, dall’Agenzia stessa interrotto con il varo del “Modulo EAS”». Quest’ultimo, vale la pena ricordarlo, è quel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali, con il quale l’Agenzia delle Entrate ha deciso di avviare un accertamento fiscale a tappeto su tutte le organizzazioni del Terzo Settore. «Un ulteriore aggravio burocratico – era stato definito nei giorni scorsi dal Forum del Terzo Settore – per migliaia di associazioni di cittadini ogni giorno impegnati in importanti attività sociali». E vale anche la pena ricordare che nel Decreto Legge 185/08 (il cosiddeto “Decreto Anticrisi”, convertito nella Legge 2/09), era stato inserito un comma nell’articolo 30 (il quinto), nel quale venivano dettate nuove disposizioni per le associazioni e le organizzazioni di volontariato. Con la conferma di quel comma, le organizzazioni di volontariato iscritte ai Registri Regionali si troverebbero nelle condizioni di non poter più usufruire delle condizioni di maggior favore previste dal combinato della Legge 266/91 e dall’articolo 10, comma 8 del Decreto Legislativo 460/97, ma anzi si prospetterebbe, come detto, un aggravio burocratico, oltre che un possibile conflitto tra lo Stato e le Regioni.
«Abbiamo accolto con favore la richiesta di incontro – dichiara oggi Olivero – e già anticipiamo le nostre richieste: riscrittura del “Modulo EAS”, conseguente slittamento dei suoi termini di consegna e approvazione dell’emendamento di modifica dell’articolo 30, predisposto a luglio dall’Agenzia delle Entrate di concerto con l’Agenzia per le ONLUS e il Forum del Terzo Settore. Resta in ogni caso ancor più confermata la nostra manifestazione nazionale a Roma di mercoledì 1 ottobre» (se ne legga in questo sito nel testo raggiungibile cliccando qui). (S.B.)
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