«Da anni studiosi di scienze sociali e oggi anche la Convenzione dell’ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità sostengono che la causa iniziale dell’emarginazione di chi è disabile non è l’handicap, la menomazione in quanto tale, ma lo sguardo che posiamo, a livello individuale e collettivo, sulla disabilità. A interporsi tra il disabile e la vita non c’è l’handicap, ma lo sguardo su di esso».
Lo scrive Matteo Schianchi – spesso presente sulle pagine del nostro sito – nel suo bel libro La terza nazione del mondo, di cui abbiamo già avuto modo di scrivere più volte nei mesi scorsi. E sarà proprio tale opera al centro della tavola rotonda promossa per martedì 20 ottobre a Bologna (Aula Ruffilli della Facoltà di Scienze Politiche, Palazzo Hercolani, Strada Maggiore, 45, ore 14-17) – con il titolo appunto di La terza nazione del mondo: i disabili tra pregiudizio e realtà – dal Corso di Laurea in Servizio Sociale della Facoltà di Scienze Politiche dell’ateneo bolognese, in collaborazione con il Centro Protesi INAIL.
All’intervista con l’autore, condotta dal giornalista di Raitre Emilia Romagna Nelson Bova, seguirà la testimonianza di alcuni “addetti ai lavori” (tra gli altri Carla Landuzzi dell’Università di Bologna e Ilaria Giovannetti, Simona Amadesi, Angelo Davalli e Gaetano Venturelli per il Centro Protesi INAIL), che prendendo spunto dai temi affrontati nel libro, parleranno di lavoro sociale, tecnologie, comunicazione, accessibilità e barriere architettoniche, confrontandosi con i docenti e i futuri professionisti del sociale.
Matteo Schianchi, ricercatore di storia e traduttore di saggistica, è anch’egli un paziente del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna). Ha partecipato, tra l’altro, agli Europei e ai Mondiali di nuoto con la Nazionale Italiana di sport disabili. (S.B.)
Per ulteriori informazioni sulla tavola rotonda di Bologna: Ufficio Stampa Centro Protesi INAIL, tel. 051 6936243, s.amadesi@inail.it.
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