Un incontro in un grande teatro di Roma, nei pressi del Parlamento, per «comporre un’iniziativa solida e sancire l’inizio di una mobiltazione che potrebbe anche portare a un’imponente manifestazione di piazza per la primavera del 2010». Lo dichiara il presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Pietro Barbieri, in riferimento all’iniziativa già annunciata nei giorni scorsi (se ne legga in questo sito cliccando qui) e promossa congiuntamente alla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili), per il 3 dicembre (Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità), a promozione e difesa dei diritti umani, civili e sociali di tutte le persone con disabilità in Italia.
«La strategia di questa iniziativa – sottolinea ancora Barbieri – è mirata a interloquire in maniera forte con il Governo, portando un unico interlocutore, potenzialmente decisivo e presumibilmente il sottosegretario Gianni Letta, ad assumere impegni precisi».
Il documento base su cui si fonda il tutto è quello presentato nell’ottobre scorso al ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi, articolato su alcuni nodi principali (Sostegno alla famiglia; Fondo Nazionale per le Poltiche Sociali e Fondo per le Non Autosufficienze; Accertamento dell’invalidità; Sostegno alle persone con grave disabilità; Inclusione educativa; Diritto al lavoro e Legge 68/99; Accessibilità del Servizio Pubblico Televisivo; Servizio Civile Volontario), che riprendono sostanzialmente quanto richiamato nel testo presentato sempre da FISH e FAND in occasione della Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità di Torino (se ne legga cliccando qui).
«Si tratta di punti irrinunciabili – afferma il presidente della FISH – e che non comportano un importante impegno di carattere finanziario, tenendo anche conto che la Legge Finanziaria in discussione risente della crisi economica e pertanto della riduzione delle entrate. Impegni di spesa importanti, infatti, sono maggiormente auspicabili nella primavera inoltrata, ovvero nel periodo in cui si determina il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF)».
Trattazione a sé merita la questione dell’inclusione scolastica, rispetto alla quale avevamo riferito nei giorni scorsi della decisione – da parte di FISH e FAND – di non partecipare alle riunioni della Consulta Ministeriale dell’Osservatorio sull’Integrazione scolastica degli Alunni con Disabilità, finché il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, cui era stato chiesto un immediato incontro, non fosse intervenuto e avesse garantito risposte concrete.
Ebbene, la richiesta ha avuto quale esito la convocazione a un incontro con il Ministro per il prossimo 19 novembre, accolta con soddisfazione dalle Federazioni, che in un comunicato auspicano «soluzioni per risolvere positivamente le emergenze che, dall’inizio del nuovo anno scolastico, si pongono quali ostacoli per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità». Tra le altre questioni urgenti, lo ricordiamo, il numero degli alunni con disabilità inseriti nella stessa classe e il conseguente rischio di un ritorno alle classi differenziali.
Una situazione, quella della scuola, che vede per altro mobilitate numerose altre organizzazioni di insegnanti, persone con disabilità e genitori, che per il 20 novembre stanno organizzazndo una manifestazione – significativamente denominata La scuola dell’integrazione non si tocca! No alle classi differenziali! – in contemporanea di fronte agli Uffici Scolastici Regionali di almeno otto città, vale a dire Napoli, Roma, Cagliari, Genova, Livorno, Torino, Verona e Padova. Iniziativa, questa, decisa nel corso dell’Assemblea organizzata a Roma dal CIIS (Coordinamento Italiano insegnanti di Sostegno), il 24 ottobre scorso (se ne legga cliccando qui).
Ancora il 3 dicembre, poi, in accordo con FISH e FAND, impegnate come detto in un grande teatro della capitale, l’Associazione Tutti a Scuola di Napoli terrà a Roma un’ulteriore manifestazione di piazza. (S.B.)