In riferimento alla recente e lodevole denuncia del Coordinamento Paratetraplegici di Torino, per tramite di Carla Castagna e Piergiuseppe De Vecchi [ripresa dal nostro sito con il testo disponibile cliccando qui, N.d.R.], secondo la quale alcune sale cinematografiche del Circuito TFF (Torino Film Festival) non risultano accessibili alle persone con disabilità motoria, ci permettiamo di ampliare la “visuale” su questo argomento di civiltà e pari opportunità, proponendo alcune indicazioni riferite anche ad altre situazioni di disabilità.
1. Disabili visivi
Tali denunce, a nostro avviso, devono comprendere anche la tutela dei disabili visivi che hanno in programma film adatti a loro mediante l’uso di cuffie sincronizzate sui film stessi. In tal senso l’accessibilità dev’essere almeno intesa come:
– indicazione sul percorso pedonale dell’accesso alla sala con segnalazione LOGES [Linea di Orientamento Guida e Sicurezza. Si tratta del più diffuso sistema tattile a terra, N.d.R.];
– mappa tattile all’ingresso per permettere un minimo di orientamento per la (le) sala(e), per i servizi WC, per i telefoni ecc.;
– variazioni cromatiche dei cambi di pendenza;
e altro ancora.
2. Disabili motori e incontinenti
Oltre a confermare pienamente quanto segnalato dal Coordinamento Paratetraplegici, aggiungiamo soltanto la verifica del servizio WC, che dev’essere adatto anche alle sedie a rotelle motorizzate e possedere importanti ausili e soluzioni tecniche di sicurezza e autonomia. A grandi linee, dunque, si chiede, come da normativa:
– porte apribili solo dall’esterno;
– lavabo e WC adatti alle persone in sedia a rotelle;
– doccetta uso bidet;
– campanello di allarme;
– dimensioni a norma per le sedie a ruota anche motorizzate;
– chiare indicazioni per tutti all’identificazione del percorso di accesso al WC;
e altro ancora.
Purtroppo il servizio WC è spesso un servizio normale fatto passare come “per disabili” e questo crea grandi problemi per tutte le persone con disabilità, ma specialmente per gli incontinenti che sono costretti ogni poche ore ad eseguirsi cateterismi e manovre analoghe.
Da notare infine che i WC pubblici, anche in strutture sanitarie, sono rarissimamente adatti alle persone con disabilità.
3. Ascensori
L’eventuale presenza di ascensori deve permettere l’uso in autonomia anche alle persone con disabilità in osservanze alle norme più recenti.
4. Conclusione
Consapevoli dell’approssimazione di questa nota – giustificata per altro dall’attenzione che le segnalazioni riguardanti il Torino Film Festival hanno risvegliato nell’opinione pubblica – la riteniamo comunque importante, riservandoci di integrarla con ulteriori segnalazioni di barriere, che dovrebbero essere eliminate sulla base di una moltitudine di norme italiane, europee e delle Nazioni Unite.
Un sentito ringraziamento, infine, a quanti vorranno aiutarci a vivere in autonomia e libertà la nostra Città, anche e specialmente nelle manifestazioni patrocinate con denaro pubblico.
*Gruppo di Lavoro Trasversale di Torino, composto da Fulvia Manfrino dell’APISTOM (Associazione Provinciale Incontinenti e Stomizzati di Torino), Sergio Prelato dell’UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Torino e Luciano Chissotti del Coordinamento dei Comitati Spontanei di Quartiere “Domenico Sereno Regis” – Tavolo per il Superamento delle Barriere Architettoniche di Torino.
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