«Basta chiamarci “categorie protette”, con 254 euro al mese di pensione! Basta lasciarci morire lentamente nella solitudine! Chiedo un impegno scritto dal mondo della politica, altrimenti la mia protesta continuerà!». Questo aveva scritto nell’estate scorsa Alessandra Incoronato – presidente dell’Associazione Diritto alla Vita di Santa Marinella (Roma) e persona con grave disabilità – dopo avere avviato il 25 maggio precedente un’iniziativa di sciopero della fame, che aveva portato anche a gravi ripercussioni per la sua salute.
E la protesta di Alessandra – che a suo tempo ci aveva rilasciato una lunga intervista (si legga il testo cliccando qui) – continua tuttora, con un semisciopero della fame e la porterà, mercoledì 7 e giovedì 8 aprile (ore 9-14), davanti a Palazzo Montecitorio di Roma, sede della Camera dei Deputati, dove la sua protesta era incominciata.
«Non mollate, non demoralizzatevi – è il messaggio di Alessandra Incoronato – ma soprattutto non abbandonatemi. Tutti insieme vinceremo. Ricordo che non si manifesta per sensibilizzare, ma per cambiare questa inciviltà, senza vergogna, senza fine e pietà». Sempre l’aumento delle pensioni delle persone con disabilità, dunque, e anche l’obbligo da parte degli Enti Locali di fornire l’assistenza familiare gratuita per tutte le ore necessarie alla persona saranno le istanze proposte il 7 e 8 aprile.
Qualche tempo dopo l’inizio dell’azione di protesta, avevamo dato spazio anche alla testimonianza di Giovanna Caratelli, amica di Alessandra Incoronato (si legga quel testo cliccando qui), condividendone da una parte la grande preoccupazione e l’auspicio che si potesse giungere rapidamente a una soluzione, dall’altra l’indignazione «per il modo in cui Alessandra è costretta a portare avanti una battaglia che è solo il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo» e l’appello a sostenerla.
In questi mesi, oltre al nostro sito, si sono interessati dell’iniziativa il TG3, Canale 5 con la trasmissione L’indignato speciale, RAI News 24 ed è arrivato anche il forte sostegno del deputato Furio Colombo. Ora, quindi, continuiamo a far nostro l’appello lanciato da Giovanna Caratelli, «ad aderire in qualunque modo e nelle proprie possibilità a questa battaglia che è una battaglia di giustizia e di civiltà». (S.B.)
Segnaliamo anche, sempre nel nostro sito, i testi:
– Senza qualcosa di scritto, continuo lo sciopero della fame! (intervista ad Alessandra Incoronato), disponibile cliccando qui.
– Ascoltate il messaggio di Alessandra, disponibile cliccando qui.