Lunedì 27 e martedì 28 settembre i leader delle sei organizzazioni europee* che hanno condotto il progetto denominato My Opinion My Vote (M.O.TE.) – ideato dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), coinvolgendo anche altri cinque Stati (Danimarca, Irlanda, Malta, Spagna e Ungheria) – si incontreranno in Spagna, a Barcellona, per sostenere il diritto a una partecipazione politica consapevole e al voto delle persone con disabilità intellettiva.
M.O.TE. [di cui Superando si è già più volte occupato in passato, come si può leggere ad esempio cliccando qui, N.d.R.] – che è un’iniziativa finanziata dalla Commissione Europea, Direzione Generale per l’Educazione e la Cultura, Programma per l’Educazione Permanente, Sottoprogramma Grundtvig – si concluderà infatti il 30 settembre prossimo e l’incontro di Barcellona servirà per fare il bilancio sui risultati raggiunti, ai fini del tentativo di sostenere le persone con disabilità intellettiva nell’esercizio dei loro diritti politici, così come riconosciuti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia all’inizio del 2009 (Legge 18/09). Sarà altresì un’occasione per programmare nuove azioni future sempre sul medesimo tema del diritto al voto.
«Ho votato, ma ho provato disprezzo perché ci sono troppe cose che non vanno e mi sembra che nessuno si interessi alle nostre problematiche. Bisogna guardare più dentro ogni persona disabile». «Era facile riempire la scheda ma difficile scegliere la casella da barrare». «Difficile capire la politica. Se guardi la TV, non capisci quello che stanno dicendo. Sembra che vogliano promettere la luna a tutti». «Difficile decidere per quale persona votare perché dicono troppe cose e tu ti confondi facilmente». Sono queste solo alcune delle frasi pronunciate da alcuni giovani e adulti con disabilità intellettiva, intervistati in Italia, Danimarca, Irlanda, Malta, Spagna e Ungheria, sulla loro esperienza di voto.
Per sostenere questi cittadini e per aiutarli a esprimere un voto consapevole, nell’ambito di M.O.TE. sono stati predisposti:
– una campagna di informazione tramite brochure e comunicazione internet;
– linee guida per aiutare i partiti politici a tradurre i programmi in linguaggio ad alta comprensibilità;
– un “dizionario” sulle parole della politica in linguaggio altamente comprensibile;
– un percorso educativo per aiutare le persone a capire che cosa è la politica, come ci si può formare un’opinione, che cos’è l’Unione Europea e le autorità locali e come concretamente si vota.
Inoltre sono stati prodotti anche:
– buone prassi nell’educazione e nella sensibilizzazione sul tema dei diritti di voto delle persone con disabilità intellettiva;
– un’indagine su un campione internazionale di cento persone con disabilità intellettiva – donde le frasi qui sopra riportate – per valutare le loro opinioni e difficoltà sul tema ed analizzarne l’evoluzione nel corso del progetto.
Tutti i materiali e i risultati del progetto sono liberamente consultabili nel sito www.myopinionmyvote.eu nelle lingue dei vari Paesi coinvolti.
«Il progetto My Opinion My Vote finisce – sottolinea in conclusione Claudia Galieti dell’Ufficio Stampa dell’AIPD -, ma la nostra Associazione continuerà a cercare l’aiuto di tutti per sostenere l’esercizio consapevole del diritto di voto delle persone con disabilità intellettiva e per diffondere i materiali disponibili sul sito del progetto». (S.B.)
*Promosso e coordinato dall’AIPD, il Progetto MO.TE. ha visto anche la partecipazione di: Center for Ligebehandling af Handicappede (Danimarca), Sio2 srl (Italia), Down Syndrome Ireland’s (Irlanda), Equal Partners Foundation (Malta), Faculty of Education Department of Psychology for Inclusive Education (Malta), Facultat de Psicologia Ciencies de l’Educaciò i de l’Esport Blanquerna Universitat Ramon LLull (Spagna), Fundaciò Projecte Aura (Spagna), Down Alapitvány (Ungheria).