Almeno si eviti di tagliare il cinque per mille!

Lancia un appello a tutte le forze politiche e sociali responsabili, l'Auser - la principale organizzazione italiana impegnata sul fronte della terza età -, per ottenere un emendamento che ripristini il giusto finanziamento alle associazioni di volontariato in Italia, scongiurando l'iniquo e consistente taglio del cinque per mille, prospettato dal cosiddetto Maxiemendamento alla Finanziaria. Una manovra che - secondo Michele Mangano, presidente dell'Auser - «non contiene alcun provvedimento che aiuti il Paese ad uscire dalla crisi in cui si trova» e che non ha «alcuna risorsa per l'autosufficienza, problema che interessa oltre tre milioni di Cittadini del nostro Paese»
Dito puntato in primo piano. Sullo sfondo volto sfuocato di uomo«Ancora una volta – dichiara in una nota Michele Mangano, presidente dell’Auser, la principale organizzazione del nostro Paese impegnata sul fronte della terza età – il Governo Nazionale ha messo a segno una manovra economica che non contiene alcun provvedimento che aiuti il Paese ad uscire dalla crisi in cui si trova. Non ci sono scelte anticicliche e risorse da destinare alla ripresa del lavoro e per i settori produttivi. Mentre persiste l’attacco ai diritti universali: all’istruzione pubblica, alla cultura, all’assistenza».
«Particolarmente grave – secondo Mangano – appare l’assenza di risorse per contrastare la povertà sempre crescente. Si è azzerato persino il fondo che finanziava la Social Card, che l’anno scorso era stato il “fiore all’occhiello” del Ministro dell’Economia. Non si è avuto il coraggio di dichiarare fallita quell’esperienza. Non ci sono quindi risorse per la non autosufficienza, mostrando in questa direzione ignoranza e insensibilità verso un problema che interessa oltre tre milioni di Cittadini nel nostro Paese».

Allineandosi poi a una pesante critica espressa in questi giorni anche dal Forum del Terzo Settore (se ne legga nel nostro sito cliccando qui), il presidente dell’Auser guarda alla secca riduzione messa in preventivo per il finanziamento derivante dal cinque per mille sulle denunce dei redditi. «Ridurre il cinque per mille a soli 100 milioni di euro – afferma – con un taglio del 75% rispetto all’anno scorso, rappresenta un attacco alle associazioni di volontariato che rischiano seriamente di non poter più aiutare i cittadini più bisognosi del nostro Paese». «Questa scelta – aggiunge – rappresenta anche una vera e propria provocazione per tutto li Terzo Settore, con i fatti che smentiscono le parole, pensando ad esempio al Libro Bianco sul Welfare del 2009, ove si propone “la fase costituente del Terzo Settore”, per poi attaccare in modo così virulento una delle componenti storiche di quel mondo, come le associazioni di volontariato. Un bluff al quale avremmo voluto non assistere». Il riferimento, in questo caso, riguarda La vita buona nella società attiva, il Libro Bianco, appunto, sul futuro del modello sociale, presentato nel maggio del 2009 dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (lo si legga cliccando qui), ove si dichiarava, tra l’altro, di volere «una “stagione costituente” per il Terzo Settore dedicata a produrre le soluzioni legislative idonee a promuoverne le straordinarie potenzialità».

Ma c’è ancora una possibilità «per recuperare tale iniquità?». Secondo Mangano, la risposta è positiva e in tal senso l’Auser invita «tutte le forze politiche e sociali responsabili a fare le dovute pressioni a livello parlamentare affinché vi sia un emendamento che ripristini il giusto finanziamento per le associazioni di volontariato in Italia». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione Auser (Giusy Colmo), tel. 06 84407725, ufficiostampa@auser.it.
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