Ma andiamo per ordine e partiamo dall’esposizione che ha occupato la suggestiva cornice del Follador del Castello Savorgnan di Brazzà a Moruzzo e che ha potuto contare sulla fruttuosa collaborazione tra “Culturabrazza”, Proloco-G.G. Brazzacco e Lions Udine Agorà, oltre che sul contributo del Comune di Moruzzo e sul patrocinio della Provincia di Udine.
«Questo evento – spiega Maddalena Mayneri, che l’ha organizzato insieme a Roberto Pirzio-Biroli – ha inaugurato uno spazio espositivo nuovo, quello appunto del Follador del Castello di Brazzà, e allo stesso tempo ha promosso una mostra dai forti risvolti sociali, dato che non solo le opere sono testimonianza dello splendido lavoro che si fa all’interno dell’Officina dell’Arte, ma anche perché il ricavato delle vendite delle stesse va a sostegno di un altro importante progetto della Fondazione Bambini e Autismo, vale a dire Vivi la città [si legga, nel nostro sito, l’articolo dedicato alla posa della prima pietra di questa struttura, cliccando qui, N.d.R.], che prevede la costruzione a Pordenone di una casa-foresteria per le persone adulte affette da autismo che lavorano all’Officina ma non risiedono in città».
«La mostra di Moruzzo – conclude Mayneri – si è chiusa con ottimi risultati, con ben undici opere vendute e più di trecento visitatori in sole tre giornate di apertura. E proprio il forte valore sociale con cui si connotava, unitamente alla splendida location rappresentata dal Follador recentemente restaurato, ha fatto sì che attorno a questo piccolo grande evento ci sia stata una partecipazione davvero sentita».
Ora dunque – come detto all’inizio – è già tempo di Mosaicamente 4, che verrà inaugurata venerdì 19 Novembre a Pordenone (Palazzo Mantica, Corso Vittorio Emanuel, 56, ore 18), nuova selezione di opere a mosaico, anch’esse realizzate presso l’Officina dell’Arte della Fondazione Bambini e Autismo, che interpretano i più bei lavori di Amedeo Modigliani.
«Ci ha affascinato la vita di questo italiano schivo – racconta Davide Del Duca, direttore dell’Officina dell’Arte – un po’ dandy, quasi sempre eccessivo, e abbiamo pensato che potevamo provare a trasformare le sue pennellate di colore in tessere lucide di pasta di vetro, sfruttando di queste ultime i riflessi variegati e le potenzialità espressive».
«Le persone con autismo – continua Del Duca – tendono ad avere una capacità di osservazione concentrata sui particolari piuttosto che sull’insieme: nei mosaici abbiamo quindi cercato di esaltare questa particolarità percettiva, ripensando alle opere di Modigliani sotto questa prospettiva. Crediamo che il risultato finale sia interessante e invitiamo tutti a un evento espositivo che per noi rappresenta il traguardo del lavoro di un anno all’Officina dell’Arte e, non di meno, il traguardo straordinario sulla via dell’integrazione delle persone con autismo».
All’Officina, infatti, lavorano quotidianamente persone autistiche assieme a maestri mosaicisti e a operatori terapeutici, all’interno di laboratori professionali di mosaico, ma anche di informatica e di confezione di prodotto. L’obiettivo consiste nella messa in atto di “progetti di vita” fondati sul lavoro e la costruzione di abilità e competenze, con un’attenzione costante all’inclusione e alla partecipazione alla vita sociale e culturale della comunità.
La nuova mostra – sostenuta da FriulAdria Crédit Agricole e dal contributo della Provincia e del Comune di Pordenone – rimarrà aperta fino a domenica 19 dicembre (il venerdì dalle 17 alle 19.30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.3; mercoledì e giovedì dedicati ai laboratori-scuola su prenotazione).
Anche questa volta le opere saranno in vendita e i proventi andranno a favore della costruzione dell’edificio di Vivi la città. (S.B.)