Il 2010 si era chiuso con gli auguri di buone feste che Andrea Stella – il noto velista con disabilità – aveva inviato ai nostri Lettori da Gibilterra (se ne legga cliccando qui). Partito infatti dalla Spezia il 7 dicembre – con i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e quelli del Manifesto Italiano per la Promozione del Turismo Accessibile impressi sulle vele – Lo Spirito di Stella, il primo catamarano al mondo senza barriere, ideato e realizzato da Andrea Stella, era appunto arrivato alle antiche “Colonne d’Ercole”, tappa importante del suo viaggio denominato I diritti solcano l’Oceano, che lo porterà fino a Miami, in Florida (avevamo presentato l’iniziativa con il testo disponibile cliccando qui).
È ora con particolare piacere che diamo spazio alle parole dello stesso Stella, “sfogliando” alcune pagine del suo diario di bordo, arrivate direttamente dall’Oceano Atlantico, dove ora il natante è in navigazione verso Martinica (Caraibi), dopo aver fatto tappa alle Isole Canarie. L’arrivo in Florida è previsto intorno al 21 gennaio. (S.B.)
13 dicembre 2010
Martedì 7 dicembre siamo finalmente salpati, meta finale Miami. Un bel vento al traverso ci ha accompagnato. All’inizio le onde erano piuttosto formate, alcune alte 3 metri ma poi il mare si è un pò calmato al largo di S.Tropez.
Poi Navimeteo* puntualissima ci ha avvertiti: un forte Mistral si stava per abbattere sul Golfo del Leone. Ci siamo fermati in prossimità delle isole di Hyeres e de Le Porquerolles, sulla Costa Azzurra, ecco un grazioso porticciolo in un suggestivo affranto, Bormes les Mimosas, 20 miglia da Tolone.
31 dicembre 2010
Mercoledi 29 abbiamo attraversato le Colonne d’Ercole [l’attuale Stretto di Gibilterra, N.d.R.], la fine del mondo un tempo. Vento in poppa onda formata di circa 3 metri, planiamo con surfate sull’onda, 19.5 nodi di planata è il record di Pietro.
Pietro D’Alì** ha studiato la rotta e come da lui previsto vento e onda si fanno di prua nella notte. Ecco l’aurora dell’ultimo giorno dell’anno, un sole tondo si alza dall’acqua. Sono passati 10 anni dall’incidente*** e questo mi sembra un gran bel modo di festeggiare la mia seconda vita: brinderemo sotto le stelle.
4 gennaio 2011
Ieri siamo arrivati a Las Palmas, Gran Canaria, dopo 5 giorni di navigazione, a vela per la maggior parte. Con Pietro D’Alì è una lezione di vela continua. In lui vedi una passione innata, trasuda mare e vela e i suoi racconti riempiono le giornate e le nottate.
Navighiamo senza stop e siamo organizzati in gruppi di 3, 2 ore di lavoro 4 di riposo. Penso a quando gli aerei non c’erano e mi immagino i porti con le navi che oltre alle merci trasportavano le persone e le loro storie. La barca a vela è ancora questo. Ci vogliono venti giorni per fare 6.000 km, un oceano, 8 ore con qualsiasi volo di linea.
11 gennaio 2011
Siamo partiti da Las Palmas, Gran Canaria, il 5 sera. Il giorno prima un problema al pistone della timoneria ci aveva costretto al rientro. Andiamo forte, la barca vibra. L’animo del velista si scatena e Pietro fa andare la barca come un razzo. 18,19 nodi, la barca accelera di continuo. 25, quasi 50 km/h, è il record della barca di sempre! Il mare si fa incrociato, riduciamo le vele, l’andatura rimane sostenuta.
«La Balena, la Balena», urlano tutti. Ci è passata di fianco, ci ha salutati. I pannelli lavorano molto bene e ci permettono di avere energia sufficiente senza accendere il generatore. 1350 miglia percorse, 1500 ci attendono!
*Attraverso l’uso di un sistema di comunicazione satellitare, Navimeteosat – che da Chiavari, in Liguria, sta seguendo la traversata dello Spirito di Stella e che è uno dei numerosi partner dell’impresa – può monitorare la posizione, la rotta e la velocità dell’imbarcazione collegata e interfacciarla con i dati meteo in suo possesso.
**Pietro D’Alì, “fuoriclasse della vela”, uomo di punta dello Yacht Club Italiano, è uno dei principali testimonial (insieme a Giovanni Soldini e Mauro Pelaschier) di questa impresa dello Spirito di Stella.
***La scelta del 2010 per la traversata non è casuale: Andrea Stella, infatti, intende anche riferirsi al decimo anniversario del drammatico episodio che nel 2000 lo rese paraplegico proprio a Miami, ove venne casualmente coinvolto in una sparatoria.