Due giorni prima di Natale si erano anche vestiti da carcerati («perché per i disabili Pescara è ancora una “città-galera”!»), con la “matricola” 104/92-ONU, a ricordare naturalmente la Legge Quadro 104/92 sulla disabilità e la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Il tutto per protestare in Piazza Italia, davanti al Comune della città abruzzese, contro le barriere architettoniche (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
In quell’occasione le avevano ribattezzate “Carrozzine determinate”, quelle guidate da Claudio Ferrante – responsabile dell’Ufficio DisAbili della vicina Montesilvano – nel corso di una manifestazione che per altro aveva costituito solo l’ultima tappa di una lunga battaglia contro le barriere di Pescara che, per restare ai tempi più recenti, aveva visto in novembre lo stesso Ferrante denunciare l’inaccessibilità di piazze, marciapiedi, ospedale, parcheggi, uffici postali, Prefettura, uffici ASL e autobus (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
Ebbene, ora quelle “Carrozzine determinate” una prima vittoria l’hanno ottenuta, con la decisione da parte del Comune di stanziare 25.000 euro allo scopo di rendere il palazzo municipale finalmente accessibile alle persone con disabilità.
Ciò è accaduto dopo un accurato sopralluogo, il 6 febbraio scorso, durante il quale sono sono stati misurati tutti gli spazi di Piazza Italia, intorno agli uffici pescaresi del Comune e della Provincia, verificando gli scivoli troppo ripidi per il passaggio delle carrozzine ai gradini rialzati da terra, i pali della luce posizionati al centro dei marciapiedi e le rampe in marmo del Palazzo Provinciale, già da tempo giudicate come «un vero e proprio attentato alla stabilità delle carrozzine».
Protagonisti del serrato confronto da una parte l’assessore comunale agli Affari Sociali Guido Cerolini e il dirigente dei Lavori Pubblici Fabrizio Trisi, dall’altra il citato Claudio Ferrante e il presidente della UILDM di Pescara (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Camillo Gelsumini. E alla fine la promessa di impiegare quei 25.000 per rendere accessibili almeno gli uffici del Comune, in attesa della pedonalizzazione della piazza annunciata dal sindaco Luigi Albore Mascia.
Infatti, come rileva Ylenia Gifuni sul quotidiano abruzzese «Il Centro», «la somma è appena sufficiente per sistemare le rampe esterne dell’ingresso posteriore del Comune, per eliminare i gradini dell’atrio e per sostituire l’attuale elevatore con un moderno e funzionale ascensore». Oltre alle rampe e all’ascensore, per altro, verranno riservati nuovi parcheggi per i disabili (attualmente quelli intorno al Comune sono tre) e sistemati gli infissi interni dell’ingresso posteriore. Il custode, infine, si occuperà di tenere aperto dalle 7 alle 19 il grosso e pesante portone.
“Primi passi”, certo – che l’assessore Cerolini ha promesso di far realizzare al massimo entro novanta giorni – ma che vengono comunque considerati positivi, seppure lontani, come sottolinea ancora Gifuni, «dagli obiettivi annunciati poco più di un anno fa, quando in una conferenza stampa organizzata nell’ottobre 2009 da Comune e Provincia era stata annunciata la volontà comune di rendere completamente accessibile Piazza Italia».
«Abbiamo vinto un’importante battaglia – ha dichiarato dal canto suo Claudio Ferrante – ma la guerra si vincerà solo quando solo saranno eliminate le barriere per tutta la città». (S.B.)
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