C’è una nuova “puntata” nella lunga vicenda della Strada Parco che collega Pescara alla vicina Montesilvano, che anche il nostro giornale sta ormai seguendo da tempo, e a quanto pare non si tratta certo di una puntata troppo simpatica, come denuncia l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo. Ma cerchiamo di ricapitolare rapidamente i fatti.

Come avevamo raccontato nella primavera scorsa, i lavori per realizzare la filovia di Pescara, meglio nota come Filò, erano iniziati nel 2010, alimentando sin dall’inizio polemiche, discussioni e opposizioni tra i cittadini e gli stessi amministratori pubblici. Tuttora in fase di costruzione, l’opera dovrebbe collegare l’aeroporto con il centro della città abruzzese, oltreché con la stazione ferroviaria e con altri Comuni limitrofi, come ad esempio Francavilla al Mare e Montesilvano.
Tra le varie proteste riguardanti una serie di criticità irrisolte, vi erano state anche quelle riguardanti l’accessibilità, e in particolare le tante barriere della Strada Parco, che collega appunto Pescara a Montesilvano.
In prima fila su questa battaglia, l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo aveva ottenuto, alla fine di maggio, la firma di un patto, da parte di coloro che sarebbero diventati i sindaci Marco Alessandrini (Pescara) e Francesco Maragno (Montesilvano), tramite il quale si prevedeva che prima dell’inizio di ogni lavoro da effettuare sulla citata Strada Parco, l’azienda appaltante GTM (Gestione Trasporti Metropolitani) presentasse un progetto di variante per l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche esistenti lungo il tracciato, «onde rendere il servizio di trasporto pienamente fruibile ai portatori di disabilità, anziani, mamme con il passeggino, ai bambini».
Circa un mese e mezzo fa, dunque, Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate, aveva comunicato con soddisfazione che l’Amministrazione Comunale di Montesilvano aveva deciso di fermare i lavori per il Filò, chiedendo a GTM di presentare i progetti per abbattere le barriere. Tutto bene, dunque? Niente affatto, e anzi c’è un sapore di beffa che aleggia su tutta la vicenda, dopo la nuova denuncia proveniente sempre dalle Carrozzine Determinate.
«Apprendiamo dalla stampa – dichiara infatti in una nota Ferrante – che come per magia sarebbero stati eseguiti i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche sulla Strada Parco. Lo ha annunciato il dottor Michele Russo, presidente della GTM. Peccato, però, che non vi sia stata né magia né miracolo e che quei sette chilometri di barriere architettoniche, molte delle quali ineliminabili, siano ancora lì. Al danno, dunque, si aggiunge anche la beffa di sentirsi presi anche in giro!».
«Per noi – prosegue Ferrante – è molto difficile comprendere come il Comitato VIA [Valutazione Impatto Ambientale, N.d.R.] della Regione non abbia bloccato i lavori, perché in questa vicenda vi sono gravissime irregolarità, e rimanendo al solo tema dell’accessibilità, crediamo siano state violate tutte le norme nazionali, europee e internazionali, dall’articolo 3 della Costituzione Italiana alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, insieme a tutte le altre Leggi e Decreti sulle barriere».
«In realtà – aggiunge il Presidente delle Carrozzine Determinate – tra le centinaia di barriere esistenti, una si è cercato di eliminarla, quella cioè nei pressi di Via Lombardia a Montesilvano [si veda la foto qui sopra pubblicata, N.d.R.], sulla quale, provando a salire su una carrozzina, cadde rovinosamente a terra l’allora assessore regionale Giandonato Morra. Per fare dunque bella figura con l’Assessore, qualche mese dopo si provò ad eliminare il dislivello della rampa, ricostruendo lo scivolo, senza però rispettare la pendenza relativa al Decreto Ministeriale 236/89 [“Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”, N.d.R.]. Risultato: si cade ancora!».
«Così come imposto anche dal Comitato Regionale VIA – conclude Ferrante – chiediamo ormai da anni un progetto dettagliato su come e quali barriere architettoniche verranno eliminate e vogliamo anche sapere a quanto ammonti questo sperpero di denaro pubblico, considerato che il Presidente della GTM ha fatto sapere che molti soldi dovranno essere a carico dei cittadini di Montesilvano e di Pescara!».
Con la stessa determinazione, dunque, con cui l’Associazione abruzzese sta seguendo questa tormentata vicenda, anche il nostro giornale continuerà a tenere informati i propri Lettori. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@carrozzinedeterminate.it.
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