Veneto: vogliamo costruire un Piano Regionale per la Disabilità

Anche se alcune modifiche dell'ultima ora hanno evitato che l'approvazione del Bilancio di Previsione della Regione Veneto fosse un vero e proprio "disastro", per le persone con disabilità e le loro famiglie, resta ancora lontano il diritto all'assistenza personale, in base alle necessità di ognuno. Per questo la FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), in vista del suo prossimo congresso, il 12 marzo a Padova, cui parteciperà anche il presidente nazionale della Federazione Barbieri, intende costruire un programma di lavoro per i prossimi tre anni e «porre con assoluta determinazione i diritti delle persone con disabilità all'attenzione del mondo politico e istituzionale e dell'intera società, per evitare che i princìpi della Convenzione ONU restino un "libro dei sogni"»

Particolare da dietro di uomo in carrozzina«Poco più di un anno fa – si legge in una nota della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), con la quale la stessa presenta il suo prossimo congresso, previsto per sabato 12 marzo a Padova – il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge che istituisce il “Fondo per la Non Autosufficienza [Legge Regionale del Veneto 30/09, N.d.R.]. L’intenzione dichiarata era quella di dotare il Fondo delle risorse finanziarie necessarie per potenziare i servizi destinati alle persone con disabilità e alle persone anziane non autosufficienti. Niente di tutto questo è avvenuto. Il Bilancio di Previsione della Regione Veneto, approvato dal Consiglio regionale pochi giorni fa [il 2 marzo, N.d.R.], ha nuovamente rinviato il problema. La scelta coraggiosa e necessaria, il “colpo d’ala” che avrebbe potuto dare senso compiuto alla competenza esclusiva che la Costituzione assegna alle Regioni in materia di politica sociale, non c’è stata».
«Ora dunque – prosegue la nota – il Fondo per la Non Autosufficienza rischia, senza risorse adeguate, di diventare il grimaldello per l’affermazione di politiche sociali arretrate. E la Convenzione delle Nazioni Unite, ora legge dello Stato [18/09, N.d.R.], orizzonte dei diritti a cui la FISH Veneto rapporta la propria azione, rischia di restare, ancora per lungo tempo, un “libro dei sogni“».

Sempre a proposito del Bilancio di Previsione della Regione Veneto, approvato il 2 marzo scorso, Flavio Savoldi ed Elisabetta Gasparini, coordinatori regionali del Movimento per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità Grave del Veneto, rilevano come «il fatto che la stessa maggioranza abbia emendato la propria originaria proposta, ha sbloccato la situazione e reso possibile l’approvazione del Bilancio. Il leggero incremento del Fondo per la Non Autosufficienza e il ripristino del Fondo di Rotazione per  Servizi delegati ai  Comuni – Fondo che perde comunque qualche milione di euro – ha reso meno intransigenti le forze di opposizione, rimaste comunque contrarie alla manovra. Ora, però, è tempo di scelte coraggiose e bisogna porre la questione del potenziamento dei servizi e del reperimento delle risorse. La disabilità e la non autosufficienza delle persone anziane va affrontata almeno con il doppio della cifra stanziata tramite il Bilancio per il 2011. Bisogna inoltre riorganizzare i servizi, razionalizzare la spesa e agire anche sul fronte delle entrate in vari modi, compresa la  rimodulazione dell’Addizionale IRPEF sui redditi alti».
«Per il momento – concludono Savoldi e Gasparini – abbiamo evitato il disastro, ma siccome il diritto all’assistenza personale in base alle necessità di ognuno è ancora lontano, siamo fermamente intenzionati a conquistarlo. Quindi non si smobilita, le iniziative continueranno, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione  e di rivendicare l’apertura immediata di un tavolo di confronto con l’Assessorato e la Direzione ai Servizi Sociali. I finanziamenti per i programmi di assistenza e di aiuto alla persona devono essere rapportati allle necessità rilevate dalle ULSS sul territorio e visto che  la qualità della nostra vita dipende principalmente da questo, non lasceremo certo perdere».

Tornando al prossimo Congresso della FISH Veneto del 12 marzo, quest’ultima dichiara di voler essere «lo strumento operativo unitario dell’associazionismo di tutela e  intende proporsi agli Enti Locali e alla Regione Veneto come un interlocutore rappresentativo, preparato e credibile, che all’occorrenza sappia anche essere promotore e motore di vertenze sul territorio».
Per questo l’incontro di Padova sarà chiamato a dare «risposte alte, a costruire politiche sociali innovative, oltre che un programma di lavoro per i prossimi tre anni, e a porre con assoluta determinazione i diritti delle persone con disabilità all’attenzione del mondo politico e istituzionale e dell’intera società».
I lavori, come detto, si svolgeranno a Padova, presso la locale sede dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, Via Due Palazzi, 41, ore 15-18) e insieme al presidente della FISH Veneto Ivano Platolino, vi parteciperà anche quello della FISH Nazionale Pietro Barbieri. (S.B.)

Sulle recenti iniziative nel Veneto, sempre in questo ambito, suggeriamo anche la lettura – sempre nel nostro sito – di: Tentiamo di «contaminare» tutte le forze politiche e sociali (cliccare qui) e Mauro non può parlare, ma ha scritto al Presidente della Regione Veneto (cliccare qui).
Per ulteriori informazioni: tel. 045 8010436, movimentohandicap@libero.it.
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