Un pensiero corale sull’8 marzo

a cura del Coordinamento del Gruppo Donne UILDM*
È quello che emerge dalle frasi delle donne - disabili e non - che compongono il Coordinamento del Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Un Gruppo che costituisce certamente una delle esperienze più vive e interessanti, nel campo della documentazione riguardante la disabilità, e che ha anche deciso di utilizzare l'8 marzo per pubblicare sulle proprie pagine una serie di interviste dedicate al lavoro e alla vita indipendente delle donne con disabilità

Il Coordinamento del Gruppo Donne UILDM* (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha voluto utilizzare l’8 marzo, Festa delle Donne, rilanciando due temi forti, molto cari al Gruppo stesso: il lavoro e la vita indipendente delle donne con disabilità. E per farlo, ha pubblicato sulle proprie pagine una serie di interviste su questi temi (le si legga cliccando qui).
Inoltre, gran parte delle componenti del Coordinamento hanno voluto interrogarsi sul significato che per loro ha l’8 marzo. Ringraziando per la gentile concessione, riprendiamo qui di seguito il pensiero corale che ne è scaturito.

Donna in carrozzina sale su una scala mobile«Non amo le feste come l’8 marzo, San Valentino, la festa del papà o della mamma perché le associo purtroppo all’aspetto commerciale della ricorrenza. Però mi piace pensare all’8 marzo come un momento per fermarsi e riflettere insieme sui concetti a noi cari dell’essere donna, di cosa significhi, in particolare, per noi essere donne con disabilità e come portare le nostre riflessioni a contatto con l’universo femminile tutto. So di avere delle compagne di strada speciali, con le quali è bello riflettere insieme».
Francesca Arcadu

«Mi piace l’8 marzo, perché il giallo è il mio colore preferito, ma, poiché il giallo mi piace tutto l’anno, non mi ricordo di essere donna solo per un giorno, ma per 365 giorni».
Oriana Fioccone

«– Non ho mai festeggiato l’8 marzo.
– Quest’anno, per la prima volta in 40 anni, sento di averlo festeggiato con un po’ di anticipo. Domenica 13 febbraio 2011, unita a milioni di altre donne che dopo altrettanto tempo hanno fatto risentire la loro voce nelle Piazze italiane per chiedere rispetto e dignità.
– Da quest’anno, per l’8 marzo, non più mimose, ma sciarpa bianca.
– Per l’8 marzo, regaliamo o scambiamoci libri con maschietti e femminucce. Qualche suggerimento? 8 marzo. Una storia lunga un secolo di Capomazza e Ombra (Iacobelli); Dell’amore e del dolore delle donne di U. Veronesi U. (Einauidi)».
Annalisa Benedetti

«- Magari molte donne non festeggeranno San Valentino perché nessuno s’innamorerà di loro; magari molte donne non festeggeranno la Festa della Mamma perché non avranno mai la gioia di generare un figlio; ma tutte dovrebbero festeggiare la Festa della Donna perché con la loro femminilità e le loro peculiarità arricchiscono e illuminano il mondo.
– Festeggeremo realmente la Festa della Donna quando diventerà normale che una ragazza disabile entri in un negozio e si compri un completino intimo osé.
– Io festeggio la Festa della Donna ogni giorno perché i miei colleghi non mi regalano fiori, ma sempre sorrisi e stima».
Gaia Valmarin

«Una ricorrenza come la Festa della donna poco ha a che vedere con uomini seminudi che in tanga leopardati si dimenano con donne infervorate (quasi sempre di mezza età), le quali sembrano essere tutte “casa e chiesa”, recluse dai mariti gli altri 364 giorni l’anno.
Essere donna, indipendentemente dal fatto di avere o meno una disabilità, è un orgoglio tutto l’anno e dovremmo ricordarcelo sempre, evitando penosi spettacoli in cui l’uomo è trattato come un “tòcco di carne” da palpare esaminare e eventualmente addentare!
Lo ammetto, in venticinque anni ho festeggiato due volte anche io con qualche amica questa ricorrenza, giusto per non rimanermene sola a casa, ma entrambe le volte, passata l’ilarità del momento, mi è rimasto un retrogusto di insoddisfazione e pena».
Valentina Boscolo

«– Festeggio l’8 marzo per sottolineare che il divario di opportunità tra uomini e donne danneggia tutti perché ostacola la costruzione di relazioni autentiche.
– Slogan per l’8 marzo: libere, diverse, insieme!
– Cosa ricorderò dell’8 marzo 2011? Questo “coro di pensierini” del Gruppo Donne UILDM».
Simona Lancioni

«Non ho mai festeggiato l’8 marzo, non mi piace festeggiare “l’essere donna” solo in un giorno o per una ricorrenza che trovo puramente commerciale. Preferisco celebrare e veder celebrare da ogni donna in ogni giorno la propria femminilità nelle sue molteplici sfumature».
Francesca Penno

«Auspico che, un giorno non lontano, l’8 marzo possa essere festeggiato da donne e uomini assieme, che possa essere la condivisione di un obiettivo comune di uguaglianza fra i generi, del raggiungimento delle pari opportunità, dell’eliminazione della parola “violenza”».
Fulvia Reggiani

*Il Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) costituisce certamente una delle esperienze più vive e interessanti – nel campo della documentazione riguardante la disabilità – avviata nel 1998 in modo informale.
Gli obiettivi originari erano da una parte quello di raggiungere le pari opportunità per le donne con disabilità, attraverso una maggiore consapevolezza di sé e dei propri diritti, dall’altra cogliere la “diversità nella diversità”, riconoscendo la specificità della situazione delle donne disabili. Poi, nel corso degli anni, il Gruppo ha cambiato in parte il proprio ambito d’interesse, oltre a non essere più composto da sole donne e a non occuparsi esclusivamente di questioni femminili. La stessa disabilità è diventata uno dei tanti elementi in un percorso di integrazione e di apertura su più fronti.
Nel 2008, per festeggiare il suo decimo “compleanno”, il Coordinamento del Gruppo Donne (composto attualmente da Francesca Arcadu, Annalisa Benedetti, Valentina Boscolo, Oriana Fioccone, Simona Lancioni, Francesca Penno, Anna Petrone, Fulvia Reggiani, Gaia Valmarin e Marina Voudouri) ha deciso di investire di più in informazione e in documentazione, recuperando i suoi obiettivi originari, senza rinunciare all’apertura quale tratto distintivo. E così – come in un laboratorio – è iniziato un lavoro finalizzato a organizzare e rendere fruibili, attraverso il proprio spazio internet, le informazioni che circolano all’interno del Coordinamento stesso.
Un importante, ulteriore salto di qualità, infine, si è avuto con la creazione di un repertorio (
VRD – Virtual Reference Desk), che raggruppa le varie risorse fruibili in internet (in lingua italiana) di e su donne con disabilità (il nostro sito se n’è occupato con l’articolo disponibile cliccando qui).
L’indirizzo del Gruppo Donne UILDM è
www.uildm.org/gruppodonne. Al repertorio di cui si è detto, si accede cliccando qui.

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