L’avevamo già annunciata alcuni mesi fa (se ne legga cliccando qui), la laurea honoris causa a Claudio Imprudente, presidente del Centro Documentazione Handicap (CDH) e della Cooperativa Accaparlante di Bologna, tra i fondatori di Maranà-tha – comunità di famiglie per l’accoglienza – giornalista, scrittore e “mille altre cose ancora”, «un alloro che per uno come lui – aveva scritto allora l’Agenzia “Redattore Sociale” – che non parla e indica le lettere con lo sguardo su un “alfabetiere” trasparente, sembrava come una meta irraggiungibile».
Nel nostro sito Giorgio Genta, della Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), aveva commentato così il preannunciato evento: «Un titolo accademico o professionale da premettere al proprio nome e al cognome è una passione tipicamente italiana; in altri Paesi certamente esistono tali qualifiche, ma di regola le persone ne fanno un uso più sobrio. Tale mancanza di sobrietà porta naturalmente a uno svilimento del significato del titolo stesso e tra tanto sventolio di attribuzioni culturali emergono ormai solo quelle atipiche. Così dunque, come resiste inossidabile l’identificazione dell’avvocato (anzi l’Avvocato) per antonomasia in Gianni Agnelli, anche a molti anni dalla scomparsa, oggi per la maggior parte dei giovani, ma non solo quelli, il Dottore è il pilota motociclistico Valentino Rossi. Ebbene, per noi, invece, da oggi il dottore, anzi il dottore honoris causa in Scienze della Formazione, sarà Claudio Imprudente, persona con disabilità, giornalista, scrittore, uomo di spettacolo e mille altre cose ancora, nonché amico nostro. Due cose accomunano Valentino e Claudio: tutti e due sfrecciano. Valentino sull’asfalto dei circuiti, Claudio sul plexiglass della lavagnetta».
In quell’occasione, però, non avevamo ancora potuto precisare quando sarebbe avvenuta la cerimonia, che ora, invece, è ormai imminente. Infatti, la laurea honoris causa, in Formazione e Cooperazione, verrà conferita a Imprudente mercoledì 18 maggio dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, sede di Rimini (Palazzo Ruffi-Briolini di Rimini, Corso d’Augusto, 237, ore 17).
La giornata sarà tra l’altro l’occasione, a partire dalle ore 10, per letture e proiezioni di video sui temi della diversità, sui pregiudizi e sull’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità.
La domenica successiva, poi, il 22 maggio (dalle 15 in poi), tutti gli amici festeggeranno Claudio presso Maranà-tha a San Giorgio in Piano, in Provincia di Bologna (Via Cinquanta, 7).
Come riferisce il portale di informazione sociale «BandieraGialla», Claudio Imprudente, oltre a quanto abbiamo già detto inizialmente, ha ideato – insieme alla sua équipe di formatori specializzati – il Progetto Calamaio, che propone percorsi formativi sulla diversità e sulla nuova cultura dell’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di cinquemila incontri con i ragazzi delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni.
Come giornalista è direttore della rivista «HP-Accaparlante», come scrittore ha pubblicato tra l’altro Storie di calamai e creature straordinarie, C’è ancora inchiostro nel Calamaio!, Una vita imprudente e Il principe del lago (tutti per Erickson) e Lettere imprudenti sulla diversità. Conversazioni con i lettori del Messaggero di Sant’Antonio (Effatà 2009).
Tra le sue partecipazioni televisive e radiofoniche, da segnalare quelle più recenti a Schiamazzi (OdeonTV), Screensaver (Rai 3), Sportabilia (Rai 2) e Pappappero (Radio 24). Collabora infine al portale d’informazione sociale dell’INAIL SuperAbile, cura la rubrica DiversaMente sul «Messaggero di Sant’Antonio» di Padova e la sua firma è stata spesso presente anche sulle pagine del nostro sito. (S.B.)