Non è stato certo un incontro facile, quello promosso a Genova dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per fare il punto della situazione a proposito delle possibilità reali di applicazione della Convenzione ONU sui Diritti Umani delle Persone con Disabilità. Non è stato facile perché la rappresentante della Conferenza delle Regioni ha fatto capire con chiarezza che i fondi sociali e l’inclusione delle persone con disabilità vengono ancora ritenuti come “un optional”, “un abbellimento”, da sostenere solo “se avanzano soldi”, ovvero esigibili solo a determinate condizioni. E invece, come si scrive chiaramente nella Convenzione – che in tal senso ha segnato un passaggio di “non ritorno” – quelli sono diritti umani, soggettivamente perfetti, dai quali non si può prescindere. «Queste convinzioni – dichiara Giampiero Griffo – vanno sostenute insieme da tutti quelli che le condividono, in modo da costituire un fronte unito che non può più venire ignorato». Ed è anche per questo che la FISH ha indetto una mobilitazione generale per il prossimo 23 giugno, in tutta Italia a partire da Roma