Eravamo in tanti, ma mancavano il Governo e gli organi d’informazione

Lo racconta la vicepresidente dell'AISM di Perugia (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), una delle tante associazioni aderenti alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) che hanno partecipato il 23 giugno alla manifestazione nazionale di Roma, indetta dal Forum del Terzo Settore e dalla Campagna "I diritti alzano la voce", per protestare contro i tagli alle politiche sociali e per la riforma del welfare
Realizzazione grafica sui diritti dei disabili«Eravamo in tanti il 23 giugno a Roma, ma mancavano i rappresentanti della maggioranza e anche gli organi di informazione»: lo racconta Adriana Brigi, vicepresidente dell’AISM della Provincia di Perugia (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), una delle tante associazioni aderenti alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ha partecipato alla mobilitazione nazionale indetta dal Forum del Terzo Settore e dalla Campagna “I diritti alzano la voce” (se ne legga nel nostro sito cliccando qui e qui), per protestare contro i tagli alle politiche sociali e per la riforma del welfare. Una mobilitazione culminata appunto nella manifestazione nazionale di Roma, ma che ha visto varie iniziative in numerose altre Regioni italiane, come abbiamo riferito in questi giorni.

«Durante la manifestazione in Piazza Montecitorio – prosegue Brigi – gli unici rappresentanti politici dell’opposizione a prendere la parola sono stati Antonio Di Pietro e Lorenzo Cesa, che ci hanno detto di “stare in campana”, perché, a giudicare dall’attuale situazione, saremo più volte chiamati a scendere in piazza in difesa dei diritti. Quel che però mi ha più deluso è stata senz’altro la mancata partecipazione di un qualsiasi rappresentante della maggioranza di governo e la totale assenza dei media: infatti, i video e le foto della manifestazione sono stati quelli che abbiamo girato noi. In generale mi sembra assurdo che si debba stare sotto il sole cocente a protestare per chiedere che i propri diritti vengano tutelati. Ma le associazioni di persone con disabilità erano tutte unite e questo anche per merito della FISH e della FAND [la Federazione Nazionale tra le Associazioni delle Persone con Disabilità che anch’essa ha aderito alla mobilitazione, N.d.R.] che hanno fatto tanto per ottenere questo risultato».

Una considerazione particolare è riservata dalla vicepresidente dell’AISM perugina alla mancata tutela del diritto al lavoro. «Ci sono molte persone con disabilità – dichiara infatti – che vengono discriminate a priori. Basti pensare che molte aziende preferiscono pagare le penali piuttosto che rispettare la Legge 68/99 che prevede appunto l’assunzione di persone con disabilità». (S.B.)

Ringraziamo la FISH Umbria per la segnalazione.

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