I diritti sociali non sono privilegi

È solo uno dei tanti slogan pronunciati in Piazza Montecitorio a Roma e in altre ventidue città italiane, durante le varie manifestazioni di protesta che hanno portato migliaia di persone - tra le quali tanti disabili e i loro familiari - a dire basta ai tagli sulle politiche sociali, che stanno già provocando la drastica riduzione e chiusura di tanti servizi, con conseguenze drammatiche per milioni di Cittadini italiani. All'iniziativa - indetta dal Forum del Terzo Settore e dalle varie organizzazioni componenti la Campagna "I diritti alzano la voce" - hanno aderito anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), oltre alle principali sigle sindacali e a diverse forze politiche

Uno dei manifesti ufficiali della Campagna «I diritti alzano la voce»Sono state molte migliaia, in Piazzale Montecitorio a Roma, le persone che hanno dato vita alla manifestazione indetta dal Forum del Terzo Settore e dalle varie organizzazioni componenti la Campagna “I diritti alzano la voce”, per dire basta ai tagli sulle politiche sociali, iniziativa cui hanno aderito in prima fila anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), con la partecipazione di tante persone con disabilità e dei loro familiari, insieme a volontari, anziani, operatori del sociale e cittadini in genere, in rappresentanza di almeno cento organizzazioni del Terzo Settore italiano.

Significativi gli striscioni, i cartelli e gli slogan pronunciati (tra gli altri, I diritti sociali non sono privilegi, Lo sviluppo non si fa con l’elemosina, Chi nega i diritti cancella le persone), contro una serie di interventi che stanno già provocando la drastica riduzione e chiusura di tanti servizi sociali in tutto il Paese, con conseguenze drammatiche per milioni di persone.
E contemporaneamente alla manifestazione nazionale di Roma, varie altre iniziative analoghe si sono svolte in ventidue diverse città italiane (Torino, Milano, Como, Varese, Monza, Sondrio, Lodi, Cremona, Mantova, Pavia, Brescia, Venezia, Verona, Padova, Vicenza; Belluno, Bologna, Firenze, Ancona, Napoli, Catanzaro, Palermo), come anche il nostro sito aveva in parte riferito nei giorni scorsi.

Come riferisce l’Ufficio di Comunicazione della Campagna “I diritti alzano la voce” – di cui ricordiamo anche l’appello lanciato in internet, intitolato Basta tagli, ora diritti! Sussidiarietà, non scaricabarile! (cliccare qui) – «i promotori dell’iniziativa ritengono che l’uscita del Paese dalla crisi economica non possa avvenire azzerando, di fatto, gli investimenti nelle politiche sociali. Serve, invece, una riforma del welfare che deve basarsi sulla definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, che garantiscano diritti uguali ed esigibili per tutti i Cittadini del Paese, un forte aumento delle risorse destinate al sociale, una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà, una misura universalistica di sostegno al reddito contro la povertà, il ripristino e il potenziamento del Fondo per le Non Autosufficienze».
«Si è trattato – secondo Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore – di una manifestazione che ha visto una grandissima partecipazione e che ha intercettato un sentire diffuso dal basso, un forte disagio dei Cittadini, stanchi di vedere i loro diritti calpestati. Ci aspettiamo un reintegro delle risorse destinate alle politiche sociali e che si dia inizio a quella riforma del welfare tanto necessaria e attesa, ma di fatto risolta nei tagli lineari».
«Siamo molto soddisfatti», aggiunge Lucio Babolin, portavoce della Campagna “I diritti alzano la voce”. «Cittadini, volontari e operatori sono stufi, vogliono che i loro diritti siano presi in considerazione dalle Istituzioni. Nell’incontro che avremo a breve con il sottosegretario alle Politiche Sociali, ci attendiamo risposte precise e puntuali rispetto alle proposte che abbiamo avanzato. Talloneremo la politica in tutti i passaggi fondamentali che ha di fronte il Paese, a partire dalla Manovra Finanziaria e dalla riforma fiscale».

Da segnalare che alla manifestazione hanno dato il loro sostegno, tra gli altri, tutte le principali sigle sindacali (CGIL, CISL, UIL e UGL), diverse forze politiche (Partito Democratico, UdC, Partito della Rifondazione Comunista e Partito Liberale) e la Regione Emilia Romagna. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Mariano Bottaccio, tel. 329 2928070, ufficio.stampa@cnca.it; Giusy Colmo, tel. 348 2819301, ufficiostampa@auser.it; Anna Monterubbianesi, tel. 347 7061141, stampa@forumterzosettore.it.

Sulla mobilitazione cullminata nelle manifestazioni del 23 giugno, il nostro sito – in fase di presentazione – aveva pubblicato i seguenti testi:
Tagliare i fondi sociali significa violare i diritti umani (a cura di Barbara Pianca, cliccare qui); «Los indignados» siamo noi! (di Giorgio Genta, cliccare qui); Vogliamo risorse e politiche per i diritti delle persone con disabilità (di Pietro Barbieri e Giovanni Pagano, cliccare qui); Continueremo ad alzare la voce, ma saremo costretti ad abbassare le ali? (cliccare qui); La FISH del Veneto si mobilita per il 23 giugno (cliccare qui); FISH Piemonte: vogliamo tutto ciò non per benevolenza, ma per diritto (cliccare qui); Ci sono anche adesioni dal «mondo di fuori» (cliccare qui); Anche a Bologna un presidio il 23 giugno (cliccare qui); Non siamo più disposti a restare in silenzio (cliccare qui); Altre adesioni alla manifestazione di Roma del 23 giugno (cliccare qui); Chi nega i diritti cancella le persone (di Flavio Savoldi, cliccare qui).

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