Grande soddisfazione è stata espressa nei giorni scorsi dall’AISLA Sardegna (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), per una Deliberazione prodotta il 12 luglio dalla Giunta della Regione Sardegna, ritenuta come «un risultato eccezionale, vista anche la contingenza economica attuale nel panorama nazionale e regionale».
Per capire bene di cosa si tratta, bisogna fare riferimento ad alcune Leggi e Delibere prodotte qualche tempo fa nell’Isola. In tal senso si deve partire dalla Legge Regionale 4/06 (Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo), ove al comma 1 dell’articolo 17 (Disposizioni in materia di politiche sociali), si era dato il via al «programma sperimentale “Ritornare a casa”», voluto «al fine di favorire il rientro nella famiglia e nella comunità di appartenenza di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario, superare la istituzionalizzazione e promuovere la permanenza nel proprio domicilio».
A dare attuazione a tale iniziativa era stata poi la Deliberazione di Giunta Regionale 42/11 del 4 ottobre 2006 (Linee di indirizzo per l’attuazione del programma sperimentale “Ritornare a casa – art. 17 comma 1 L.R. 11 maggio 2006, n. 4), destinando 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2006, 2007 e 2008, correlando il finanziamento alla situazione economica del beneficiario – individuata in base all’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente), calcolato con riguardo al nucleo familiare della persona non autosufficiente – e prevedendo infine, al termine del primo anno di attuazione di Ritornare a casa, l’aggiornamento delle soglie degli scaglioni ISEE, tenuto conto dei risultati della fase sperimentale.
Bisogna poi fare riferimento alla Legge Regionale 2/07 (Finanziaria Regionale per il 2007), che con l’articolo 34 aveva istituito il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, «destinato alla realizzazione di un programma di welfare locale e regionale», prevedendo, tra l’altro, «la concreta realizzazione di un sistema integrato di servizi e interventi a favore delle persone non autosufficienti e dei nuclei di appartenenza» e sostenendo quindi interventi che favorissero la domiciliarità, come appunto il Programma Ritornare a casa.
Ebbene, nei giorni scorsi l’assessore regionale all’Igiene, alla Sanità e all’Assistenza Sociale Antonello Liori ha riferito in Giunta dell’entrata a regime di Ritornare a casa e della positiva conclusione della fase sperimentale, con il finanziamento, nel corso del 2010, di 1.049 progetti personalizzati (per una spesa di 13 milioni e 865.000 euro).
L’Assessore si è quindi soffermato sulla necessità di rivedere le soglie degli scaglioni ISEE – stabilite nell’allegato alla citata Deliberazione 42/11 del 4 ottobre 2006 – e alla fine la Giunta – approvandone il parere e dopo avere preso atto dell’opinione favorevole espressa dal Direttore Generale delle Politiche Sociali – ha prodotto la nuova Deliberazione di cui si è detto all’inizio, la 30/68 (L.R. n. 4/2006, art. 17, comma 1. Fondo per la non autosufficienza: aggiornamento soglie scaglioni ISEE Programma “Ritornare a casa”), ove si scrive che «a) l’ammontare annuo del finanziamento dei progetti “Ritornare a casa” sia definito come segue [si veda in nota]; b) il calcolo del contributo sulla base dei nuovi scaglioni ISEE si applichi ai progetti personalizzati “Ritornare a casa” approvati in data successiva alla data della presente deliberazione; c) per i finanziamenti aggiuntivi concessi sulla base delle deliberazioni della Giunta regionale n. 22/10 e n. 9/13 rispettivamente in data 11.6.2010 e 22.2.2011 continui ad applicarsi quanto già stabilito nelle succitate deliberazioni; d) che i maggiori oneri dovuti all’applicazione dei nuovi parametri di riduzione dei finanziamenti concessi per i progetti “Ritornare a casa” gravino sulle disponibilità dell’UPB S05.03.007 Cap. SC05.0677 del bilancio regionale anno 2011 e successivi nel rispetto dei limiti fissati dal plafond attribuito alla Direzione generale delle Politiche Sociali, per gli impegni di spesa stabiliti dalle norme sul Patto di Stabilità interno per l’anno 2011 e successivi».
Si tratta, secondo Giuseppe Lo Giudice, presidente dell’AISLA Sardegna, di un provvedimento «che allevierà notevolmente i disagi di tante famiglie degli ammalati sardi con SLA, penalizzate dalla precedente soglie degli scaglioni ISEE, ma che produrrà benefìci anche a tutti gli ammalati di altre patologie che subivano forti decurtazioni economiche dalla precedente Deliberazione. Un risultato che è certamente il frutto della fattiva e costruttiva collaborazione, da parte della nostra associazione, con i vari rappresentanti istituzionali coinvolti, con la Commissione Regionale SLA e con tutti coloro che in ogni settore, medico, sociale, associazionistico e di volontariato, ogni giorno lavorano e costruiscono percorsi di sostegno e di aiuto ai nostri ammalati ed alle loro famiglie». (S.B.)
Nota:
Questi i finanziamenti previsti dalla Deliberazione 30/68 del 12 luglio scorso, prodotta dalla Giunta Regionale della Sardegna:
ISEE fino a euro 15.000: finanziamento pari a euro 20.000 – ISEE compreso fra euro 15.001 e euro 25.000: finanziamento massimo decurtato del 5% – ISEE compreso fra euro 25.001 e euro 35.000: finanziamento massimo decurtato del 10% – ISEE compreso fra euro 35.001 e euro 40.000: finanziamento massimo decurtato del 25% – ISEE compreso fra euro 40.001 e euro 50.000: finanziamento massimo decurtato del 35% – ISEE compreso fra euro 50.001 e euro 60.000: finanziamento massimo decurtato del 50% – ISEE compreso fra euro 60.001 e euro 80.000: finanziamento massimo decurtato del 65% – ISEE oltre 80.001: finanziamento massimo decurtato dell’80%.
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