Si è svolta sabato 23 e domenica 24 luglio, in un clima di allegria e solidarietà, la prima edizione della manifestazione intitolata Tuttavia… ci divertiamo e facciamo sport!, organizzata dall’Associazione Sportiva e Culturale Attiva-Mente nel verde comune di Montegiardino della Repubblica di San Marino e dedicata al mondo della disabilità [se ne legga la presentazione nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.].
Nonostante il tempo incerto e piovoso – che ha causato alcune modifiche del programma – si è riusciti comunque a sviluppare tutto ciò che era stato pensato per l’occasione, con la piccola piazzetta del castello riempitasi di decine di persone che hanno visitato i vari stand informativi, oltre ad assistere alle esibizioni nelle varie discipline previste.
Tra dimostrazioni, spettacoli e dibattiti, si è voluto dunque far conoscere ciò che è possibile fare in ambito sportivo – nel territorio sammarinese e non solo – e grazie alle testimonianze degli illustri atleti presenti, si è compreso quanto una difficoltà non possa e non debba limitare le proprie aspirazioni e i propri sogni.
Tra i vari “ospiti d’onore”, da segnalare Sara Zanca, campionessa con disabilità, l’olimpionica di mountain bike Paola Pezzo e il campione paralimpico ipovedente di sci alpino, Gianmaria Dal Maistro [se ne legga nel nostro sito una recente intervista curata da Marta Pellizzi, cliccando qui, N.d.R.].
A divertire il pubblico sono state anche le partite di sitting volley, calcio integrato e basket in carrozzina, con atleti provenienti da molte parti d’Italia. Da Trento, ad esempio, arrivava Lorenzo Tomasi, giocatore di basket in carrozzina, che ha dichiarato: «Speriamo che questa manifestazione cresca e che si “faccia largo” tra la gente e tra tutti quelli che possono sostenere lo sport sotto le sue varie sfacettature».
Insomma, due giornate di riflessione e divertimento, che hanno reso un piccolo paesino suggestivo, un luogo di sport e di cultura dell’integrazione.
Un evento che ben testimonia come i piccoli gesti siano portatori di grandi ideali e di manifestazioni in cui la parola “disabile” può e dev’essere chiusa nel cassetto.