Dopo tanti annunci e proposte più o meno insensate, presentate nel Decreto Legge del Governo, sembra dunque – pur semplificando un po’ – che la parte preminente della cosiddetta “Manovra Economica-bis” – ancora tutta da riscrivere? – debba raccogliere i suoi maggiori risparmi tagliando proprio sui disabili!
Infatti, dopo avere stabilito l’eliminazione delle Province con meno di 300.000 abitanti e dei Comuni sotto i mille abitanti, oltreché di chiedere un contributo di solidarietà per chi percepisce la “modesta” cifra annuale di 90.000 o 120.000 euro, sembra proprio che tutto questo non verrà toccato.
E la stessa cosa vale per la politica. Tanta disponibilità a parole, ma nessuna decisione. Tutto resta come prima, con i privilegi, le due o le tre pensioni, le altrettante cariche retribuite e tutti continueranno le rispettive attività (avvocati, medici, consulenti, professori), lasciando in più occasioni le aule parlamentari vuote. Ex Parlamentari che motivano le loro laute pensioni – anche dopo pochi anni alla Camera o al Senato – come “diritti acquisiti”, mentre per i lavoratori niente è “diritto acquisito”.
Forse hanno ragione quelli che sostengono che per i politici non si tratta affatto di diritti acquisiti, ma di privilegi incautamente e iniquamente decisi dagli stessi. E da tempo si è preso atto di tali storture, non solo al Parlamento, ma anche per gli Assessori, i Consiglieri Regionali e in tante altre realtà.
E tutti quei soldi che vanno in fumo quando perdono le borse finanziarie, dove vanno a finire? Presidenti e manager di tanti enti pubblici o semipubblici, le stesse banche, non potrebbero anche loro “tirare un po’ la cinghia”, anziché far pagare ai soliti lavoratori e pensionati?
Da tempo sembra che la soluzione a tutti i mali dell’economia italiana siano i “falsi invalidi” e ogni tanto giustamente ne trovano alcuni. Ma dietro a un “falso invalido”, quanti sono quelli che hanno chiuso un occhio – o anche due – le Commissioni che lo hanno accertato, i tanti “paladini” che in passato lo hanno raccomandato per raccogliere qualche voto?
Per i disabili veri, invece, e per le loro famiglie, ci sono visite periodiche in luoghi angusti, senza parcheggi sufficienti, con tribolazione, disagi e risposte che a distanza di mesi non arrivano, nonostante le nuove procedure telematiche.
Ora arriva l’onorevole Calderoli e la sua Lega Nord a prendersela con le vedove e con le persone con grave disabilità, pensando di fare cassa risparmiando sulle indennità di accompagnamento e sulle reversibilità. Chissà, forse i continui tagli ai Comuni e alle Regioni, con tante difficoltà a mantenere i servizi socio-assistenziali in atto, non sono ancora sufficienti a lasciare gli invalidi e i disabili a totale carico delle famiglie…
Non a caso, dunque, è stato un vero e proprio “funerale alla disabilita” la manifestazione organizzata il 31 agosto a Pescara dalle associazioni, insieme a quanti operano nel settore della disabilità, quale richiamo a tutta l’Italia e a quanti devono decidere le sorte di queste disagiate categorie di persone [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.].
E non a caso Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha dichiarato: «Chiediamo che non venga annullato “il sociale” con una Manovra Finanziaria che ha l’intenzione di togliere la pensione di invalidità, l’assegno di accompagnamento, l’assistenza domiciliare, il trasporto e tutte quelle cose che, agli occhi dei nostri governanti, sembrano “privilegi per il disabile”. Bisogna fare sacrifici e guarda caso, tra tutti gli italiani, solo tu – disabile – sei uno “sprecone di risorse pubbliche”».
– La FISH al lavoro per salvare le politiche sociali (cliccare qui);
– Quella sciagurata ipotesi del ministro Calderoli (cliccare qui);
– Non c’è più limite al peggio (di Franco Bomprezzi, cliccare qui);
– Le risorse per le politiche sociali vanno trovate subito (cliccare qui);
– Pescara chiama Italia! (cliccare qui);
– Tutte le preoccupazioni dei disability manager (cliccare qui);
– Chiediamo il rispetto dei diritti (di LEDHA, cliccare qui);
– Gli emendamenti alla «Manovra-Bis» delle Federazioni FISH e FAND (cliccare qui);
– Caro Presidente, ti scriviamo dall’Abruzzo (di Camillo Gelsumini, cliccare qui);
– Caro Ministro, forse non ha letto bene la Costituzione… (di Domenico Gramazio, cliccare qui);
– Quelle parole del ministro Calderoli, come sale sulle ferite (di Ombretta Facchinetti, cliccare qui);
– Cronache dalla deriva (di Carlo Giacobini, cliccare qui);
– Non permetteremo che venga distrutto lo Stato Sociale (di Marina Cometto, cliccare qui);
– Fermiamoli con una firma! (cliccare qui).