Qualche tempo fa (se ne legga cliccando qui), ci eravamo permessi di parlare di “beffa”, nei confronti dei Cittadini con disabilità e delle loro associazioni, constatando che il 19 ottobre era stato proclamato “Prima Giornata della Trasparenza dell’INPS”, da parte dello stesso Istituto, nonostante le ripetute denunce di disservizi e di “diritti calpestati”, provenienti da più parti e frequentemente anche dal nostro sito, soprattutto in ambito di riconoscimento delle minorazioni civili e delle indennità ad esse collegate.
Ebbene, vicende come quella che raccontiamo qui di seguito più che alle beffe, fa pensare a un vero e proprio senso di vergogna.
A parlare è Rodolfo Dalla Mora, Cittadino con disabilità e presidente della SIDiMa (Società Italiana dei Disability Manager), oltreché disability manager dell’ORAS (Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione) di Motta di Livenza (Treviso). «Ho fatto domanda di visita – racconta -, il 29 settembre 2010, all’INPS di Venezia, per riconoscimento di invalidità civile e di accertamento ai sensi della Legge 104, con richesta di indennità d’accompagnamento. La visita l’ho fatta poi il 26 febbraio presso l’ULSS 12 veneziana. Ad oggi, però, 18 novembre, non mi è pervenuto il verbale dell’invalidità civile e quindi non so ancora se ho diritto alle prestazioni derivanti dalla Legge 104 e all’indennità di accompagnamento. L’unico verbale che mi è arrivato, infatti, è quello riguardante la Legge 68/99 sul collocamento obbiligatorio, dove mi dice che sono collocabile al lavoro, senza specificare la percentuale di invalidità».
Attenzione quindi alle date: visita del 26 febbraio e ad oggi, quasi nove mesi dopo, ancora nessun verbale. Quali siano le ragioni di questo intollerabile ritardo le spiega lo stesso Dalla Mora, che ha condotto una “mini-indagine” personale.
«La situazione che ho potuto accertare all’INPS di Venezia – spiega infatti – è semplicemente la seguente: fino al 28 febbraio 2011 i verbali venivano redatti in formato cartaceo, da quella data in poi, invece, sono stati informatizzati. Attualmente, quindi, risulta che vi siano circa 50.000 verbali da scannarizzare e da inviare agli interessati!».
«Questa situazione – commenta il presidente della SIDiMa – è inconcepibile in un Paese europeo ed è particolarmente grave, in quanto le persone con disabilità, senza i requisiti di invalidità civile di varia gravità, non possono godere dei servizi messi a disposizione della collettività. Non possono ad esempio avere le agevolazioni fiscali per l’acquisto di mezzi di trasporto e gli adattamenti degli stessi, oltreché per l’abbattimento delle barriere architettoniche e degli ausili; né possono avvalersi delle agevolazioni nelle cure presso strutture convenzionate».
Che altro aggiungere? Che questa situazione, naturalmente, non riguarda certo solo l’INPS di Venezia e che quasi un anno fa – esattamente nel mese di gennaio scorso – Carlo Giacobini, su queste pagine, aveva scritto: «Sarebbe anche interessante sapere – formalmente – come stia andando avanti l’intera operazione di informatizzazione telematica delle procedure di domanda, visita e concessione delle provvidenze agli invalidi civili» (il testo integrale è disponibile cliccando qui). Ecco, le risposte stanno arrivando, non però dall’INPS, ma da Cittadini esasperati come Rodolfo Dalla Mora. E non sono certo confortanti! (Stefano Borgato)
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