«Ho letto con estremo interesse la preoccupata richiesta di Ferrante in ordine alla scadenza delle tessere gratuite e condivido la necessità e l’urgenza di dare continuità alla legge, i cui fondi sono accantonati come spese indispensabili. La procedura sarà l’inserimento nella Legge Finanziaria Regionale. Quindi, intendo tranquillizzare tutti sul fatto che la Regione non rinuncerà a fare il proprio dovere, pur nelle ristrettezze finanziarie del momento»: questa la risposta di Giandonato Morra, assessore ai Trasporti e alla Mobilità della Regione Abruzzo, al preoccupato appello lanciato nei giorni scorsi da Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate, sul rifinanziamento della Legge Regionale 44/05, ove si prescrive tra l’altro la gratuità delle tessere di autobus e treni interregionali, per le persone con un’invalidità almeno pari all’80% ed entro un determinato reddito.
Sono circa diecimila le persone abruzzesi con disabilità interessate da tale prescrizione e l’attuale validità delle tessere scadrà il 31 dicembre prossimo.
«Ricordiamo – aveva scritto Ferrante nel suo appello dei giorni scorsi – che un invalido civile vive con 260 euro al mese, che in genere non può permettersi di avere l’auto e che spesso, a causa della malattia, non può nemmeno guidarla. La tessera di libera circolazione è l’unico beneficio che consente alle persone con disabilità di poter godere del diritto alla mobilità».
«Chiediamo inoltre all’assessore Morra di vigilare e di prendere provvedimenti che consentano alle persone con disabilità di usufruire dei mezzi accessibili. Troppo spesso, infatti, le persone in carrozzine non riescono a salire sugli autobus».
Anche su quest’ultimo punto è arrivata una risposta dall’Assessore Regionale, che ha dichiarato di «volere incontrare le associazioni intorno a un tavolo, per la metà di gennaio, per valutare l’ipotesi di rimodulazione della legge, nel senso di tenere conto con maggiore puntualità e maggiore consapevolezza delle necessità lamentate, allo scopo di aumentare, a vantaggio dei disabili, l’uso del servizio di trasporto pubblico».
Gli impegni, dunque, sono stai presi molto chiaramente: vedremo ora quali saranno gli atti concreti. (S.B.)
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