Quei… viaggi della speranza (vana)
Questa volta, però, non parliamo di viaggi alla ricerca di “terapie risolutive”, ma di quelli assai più «leggeri e fatui», per incontrare i campioni amati, che però, come scrive Gianfranco Bastianello, «per chi ha dei sogni, sono comunque importanti». Da parte nostra, non vogliamo certo attribuire certi comportamenti a tutto il mondo del calcio, sapendo anche che quest’ultimo, da qualche tempo, dimostra spesso grande impegno sul fronte della solidarietà. E tuttavia certi comportamenti stridono non poco, tanto più in giorni come questi che hanno visto ancora una volta balzare alla cronaca uno “scandalo-scommesse”. «Perché – chiede Bastianello – visto che le squadre di calcio pagano profumatamente questi signori, non li obbligano per un giorno alla settimana a stare in compagnia di chi sta peggio di loro, per donare un sorriso a chi pende dal loro… prestigio?». E noi ci uniamo alla sua domanda