Come avevamo anticipato qualche tempo fa (se ne legga cliccando qui), è previsto per venerdì 3 febbraio, presso la sala delle Colonne della Camera dei Deputati a Roma (ore 10.30), il convegno conclusivo del Progetto Affari di famiglia, la rappresentazione teatrale andato in scena lo scorso 21 dicembre al Teatro Vascello della capitale.
«Lo spettacolo – racconta Emilia Martinelli, regista dell’opera collettiva Affari di famiglia e del Gruppo Fuori conTesto – ha registrato il tutto esaurito e ha visto il coinvolgimento di otto compagnie di teatro integrato provenienti da diverse città italiane, di nove registi, due coreografi, cinque musicisti e settanta tra attori e danzatori, disabili e non. Tutti si sono alternati in scena, raccontando ognuno con la propria cifra stilistica, ma “cuciti insieme” da un’unica regia, le vicende quotidiane di famiglie in cui la disabilità è di casa, con uno spettacolo collettivo che ha permesso al pubblico di entrare come un occasionale vicino di casa nella vita quotidiana di chi vive la disabilità come condizione, e scoprire un episodio, un rapporto, un amore o un “semplice” gesto, svelandolo nell’intimità, cruda o delicata, drammatica, ironica, paradossale e sconvolgente».
Ora, dunque, a corredo della discussione sullo svolgimento e la realizzazione dello spettacolo, durante il convegno del 3 febbraio verrà presentata una pubblicazione che custodisce storie e foto di questa esperienza, un piccolo libro che offrira al Lettore l’occasione di conoscere il progetto e il lavoro che le compagnie coinvolte svolgono, da anni, nelle rispettive città di provenienza.
«Questo progetto – commenta la deputata Ileana Argentin, che sarà tra i relatori del convegno – è un’esperienza di inclusione vera, non soltanto il termine utilizzato dalla politica o che si trova come vocabolo nelle leggi approvate. Proprio attraverso l’arte, infatti, si riesce ad essere davvero quello che si è, senza filtri. Quello rappresentato il 21 dicembre è stato uno spettacolo straordinario, un vero momento in cui la diversità viene trattata come patrimonio e non come limite».
Oltre ad Argentin, parteciperanno al convegno, come relatori, i registi e i coreografi delle compagnie coinvolte e le Istituzioni, allo scopo di condividere i punti di forza del progetto, immaginando nuovi scenari e tracciando spunti per il futuro.
Da ricordare infine che l’intero progetto è stato realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio (Dipartimento per le Pari Opportunità), mentre l’organizzazione e la gestione dell’iniziativa è stata curata dalla Cooperativa Sociale Eureka I ONLUS, con la direzione artistica e i contenuti elaborati dalla citata associazione culturale Fuori conTesto. (S.B.)