Le buone notizie dalla Svizzera, in ambito di mobilità delle persone con disabilità, non arrivano ultimamente solo dal fronte degli aerei (di questo si legga ad esempio cliccando qui), ma anche da quello dei treni.
Nei giorni scorsi, infatti, il Tribunale Amministrativo Federale (TAF) della Confederazione Elvetica ha parzialmente accolto il ricorso di Integration Handicap (la Federazione Svizzera per l’Integrazione delle Persone con Disabilità) e della Fondation en faveur d’un environment architectural adapté aux handicapés (“Fondazione per un ambiente architettonico adattato alle persone con disabilità”) – presentato in aperta contestazione del piano approvato dall’Ufficio Federale dei Trasporti – stabilendo che le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) modifichino l’equipaggiamento dei nuovi convogli a due piani.
In particolare, le FFS dovranno spostare i tre posti riservati alle persone con disabilità, così come i bagni adattati per le carrozzine. Tali postazioni, infatti – inizialmente previste all’interno dei vagoni ristorante – dovranno appunto essere installate in una delle vetture vicine, per non obbligare le persone con disabilità a viaggiare nel vagone ristorante, ciò che era stato ritenuto inaccettabile dalle due organizzazioni ricorrenti. Per altro, anche i due posti per carrozzine previsti nel vagone ristorante dovranno essere mantenuti.
«Parzialmente accolto», dicevamo del ricorso, in quanto il TAF ha respinto invece la richiesta di installare un ascensore, per salire al piano superiore dei futuri vagoni ristorante. In tal caso, infatti, il Giudice ha rilevato che si tratterebbe di un’operazione non realizzabile, in quanto causerebbe «problemi di sicurezza, funzionalità ed economicità».
Contro la Sentenza sarà ora possibile ricorrere al Tribunale Federale. (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione Paola Merlini di Égalité Handicap.
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