Già più volte ci siamo occupati di Cinzia Rossetti e delle sue belle iniziative, tese a valorizzare l’immagine delle donne con disabilità, tenendo d’occhio anche il mondo della moda (se ne legga ad esempio cliccando qui e qui).
Con la sua Associazione “Cinzia per Botticino”, Rossetti ha avviato ora il progetto denominato La Femminilità è Donna, il cui obiettivo, come spiega lei stessa, è quello di «scardinare lo stereotipo sociale, secondo cui una donna con disabilità non può definirisi donna, recuperando e dando la giusta dimensione alla sua immagine attraverso una mostra fotografica. Un’immagine che diventa ricca, pittorica, suadente, emozionante, ove la donna con disabilità è protagonista attiva della propria vita e tiene le redini della propria anima».
Sulla base di tale progetto, è nato anche l’evento denominato Guardami, mostra fotografica multisensoriale, ideata e curata da Gianlidia Tonoli e che verrà inaugurata domenica 11 marzo (ore 15) a Salò (Brescia), dove sarà aperta fino al 25 marzo nelle Sale “Vantini” del Comune sul Lago di Garda (che patrocina l’iniziativa).
Diciassette ragazze con disabilità, dunque, immortalate da numerosi fotografi (Vasilios Valassis, Paolo Ranzani, Francesco Cancarini, Tiziana Arici, Mauro Sestili, Francesco Collina, Silvia Del Medico, Pinella Palmisano, Giorgio Gambuti, Michelangelo Gratton, Eros Maggi, Antonella Ricciotti, Alberto Terrile, Simone Morciano e Matteo Visentin) accoglieranno i visitatori in un’esposizione molto particolare, fatta di elementi speciali, capaci di esaltare il valore delle immagini e delle parole, come il sottofondo musicale, composto e interpretato al pianoforte da Giampietro Tonoli e l’arredo olfattivo studiato da Brigida Di Maio, con la sua nuova essenza Ivory di Osmotique Milano, che faranno da cornice all’evento.
«Ho abbracciato il progetto di Cinzia Rossetti – spiega Gianlidia Tonoli – mettendo a completa disposizione le mie competenze, ma soprattutto prestandole la mia voce. Cinzia mi ha chiesto di gridare la sua storia e quella di molte altre donne. Non un urlo di dolore, ma la voce del cuore, quella che implora la vita. Quella che implora di essere ascoltata e che chiede di guardare con nuovi occhi. Le donne disabili possono contare sugli occhi della pietà, ma non sono questi gli sguardi che una donna desidera».
Da segnalare infine che all’atto inauguarale dell’11 marzo – oltre a Cinzia Rossetti e al fotografo Paolo Ranzani – interverrà tra gli altri anche il sindaco di Salò Barbara Botti (S.B.)