È quanto mai dura la protesta espressa nei giorni scorsi dall’APM (Associazione Paraplegici delle Marche), tramite una lettera inviata dal proprio presidente Roberto Zazzetti all’assessore regionale alla Salute delle Marche Almerino Mezzolani, nella quale si denunciano una serie di lungaggini e mancati interventi, che stanno vanificando il Progetto Implementazione di una Unità Spinale Unipolare e sua messa in rete con le USU delle Regioni limitrofe del territorio nazionale, elaborato nell’ambito dei progetti attuativi cofinanziati ai sensi della Legge Nazionale 296 del 2006, per una struttura che dunque già da tempo avrebbe dovuto essere realizzata.
Sin dal 2006, infatti, lo stesso Assessorato Regionale alla Salute aveva istituito il Gruppo Regionale di Progetto “Unità Spinale Unipolare”, ove discutere e rendere operative le varie azioni. «E invece – scrive Zazzetti nella propria lettera – quest’ultimo è stato finora solo un fantomatico tavolo tecnico, dove gli incontri effettuati presso l’Assessorato alla Salute, a cui siamo stati convocati da oltre tre anni, non hanno mai portato ad alcuna delibera sulla istituzione della struttura di Unità Spinale, né sull’assunzione del personale totalmente dedicato».
Dopo avere evidenziato poi una serie di altri mancati interventi, che sembrano allontanare sempre più la realizzazione di quella fondamentale struttura (il testo integrale della lettera è disponibile cliccando qui), il presidente dell’APM sottolinea la totale inaccettabilità di una proposta ventilata recentemente, vale a dire la volontà, da parte dell’Assessorato Regionale, di «realizzare in un centro unico la cura delle malattie neuromuscolari, delle lesioni al midollo spinale e di altre malattie muscolari rare». «Ovviamente – secondo Zazzetti – questo centro sarebbe un modo per mettere tutto in un “calderone unico”, costituito da un guazzabuglio tra le patologie più disparate, creando l’ennesimo centro di potere, dove le persone che ne dovranno usufruire avranno in comune forse solo il fatto di stare in carrozzina!».
Un altro elemento, sempre secondo il presidente dell’APM, va chiaramente denunciato, ovvero che le Istituzioni Regionali «stanno ignorando totalmente l’importante Documento politico, strutturale ed organizzativo per la cura e presa in carico globale della Persona con lesione al midollo spinale, prodotto in conclusione del recente Convegno Nazionale di Ancona [18-19 novembre 2011, N.d.R.], a cura del CNOPUS (Coordinamento Nazionale Operatori Professionali Unità Spinali), della SOMIPAR (Società Medica Italiana di Paraplegia), della SIPLES (Società Italiana di Psicologia della Lesione Spinale) e dell’ARIR (Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria), d’intesa con la FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), “al fine di recuperare un protagonismo che consapevolmente restituisca fiducia nella realizzazione di Servizi dedicati alla presa in carico globale della Persona con lesione al midollo spinale e restituisca ambizioni professionali agli operatori del settore”» (il testo integrale di quel documento è stato ripreso integralmente anche dal nostro sito. Lo si legga cliccando qui).
Alla luce di tutto ciò, quindi, Zazzetti – che è anche componente del Direttivo Nazionale della FAIP – oltre a riferire sulla situazione denunciata al ministro della Salute Balduzzi, durante il Convegno del 20 aprile a Roma Dalla qualità della ricerca alla qualità della vita per la persona con lesione al midollo spinale (se ne legga la presentazione nel nostro sito cliccando qui), intende, come Associazione APM, proporre «un’Interrogazione al Consiglio Regionale e, se necessario, dare le dimissioni dal Gruppo Regionale di Progetto». «Ci avvarremo inoltre – conclude – dell’ausilio di uno studio legale per le azioni che riterremo più opportuno intraprendere». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: APM (Associazione Paraplegici delle Marche), tel. 0736 252476, apmarche@tiscali.it.