È stata pubblicata qualche mese fa, per i tipi di Maggioli Editore (che ringraziamo per l’invio gratuito del volume), un’interessante trattazione, significativa sin dal titolo (Le rette nei servizi per persone con disabilità ed anziane. La compartecipazione al costo dei servizi residenziali, diurni e domiciliari), curata da un gruppo di professionisti del diritto, quali Massimiliano Gioncada, Francesco Trebeschi e Paolo Achille Mirri.
Il volume di 417 pagine si suddivide in quattro parti, la prima delle quali offre uno sguardo di insieme sulla normativa riguardante le prestazioni sanitarie, sociali e sociosanitarie che prevedono servizi residenziali diurni e domiciliari a favore delle persone oggetto della trattazione. Qui vengono esaminate norme come gli articoli 32 e 38 della Costituzione, nonché le norme legislative e amministrative relative a tali prestazioni, con particolare attenzione alla Legge 328/00 di riforma dell’assistenza sociale.
Questa parte si chiude poi con un’analisi delle modifiche apportate nel 2001 all’articolo 117 della Costituzione, con la ripartizione fra la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali e Sanitarie riservata allo Stato e le attribuzioni legislative e amministrative di carattere organizzativo, attribuite alle Regioni e quindi sottratte allo Stato stesso, che le aveva esercitate in precedenza.
La seconda parte, invece, è di taglio maggiormente tecnico-giuridico e concerne la questione che si è dibattuta a cavallo del nuovo millennio, circa l’attribuzione della trattazione delle cause relative ai servizi e ai rimborsi per le spese anticipate, se cioè ai Giudici Ordinari o ai Tribunali Amministrativi Regionali (TAR). Vi viene pure affrontato il delicato problema della natura giuridica del rapporto fra ente locale, utente dei servizi ed ente gestore cui è affidata la fornitura dei servizi medesimi.
Segue quindi la parte più “robusta” del libro – la terza – che costituisce circa la metà dell’intera trattazione e che riguarda i temi di maggiore interesse pratico per i Cittadini. Vi si descrivono infatti i principali servizi oggetto di diritti da parte dei Cittadini, come quelli alla salute, allo studio degli alunni con disabilità e al loro accesso ai servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari.
Si affrontano pure i temi della compartecipazione degli utenti ai costi dei servizi. In tal senso, i problemi risolti dalla Magistratura sono decisamente importanti: a quali servizi si applica la contribuzione sulla base dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)? L’ISEE dev’essere quello familiare o quello personale del singolo utente? L’Ente Locale può, in quest’ultimo caso, chiedere una contribuzione ai parenti prossimi?
Ebbene, su tali punti la Magistratura ha finalmente raggiunto una certa concordia di posizioni, sulla considerazione che la norma che prevede il riferimento al solo ISEE personale individua un livello essenziale di prestazione relativa a diritti costituzionalmente garantiti e che i parenti prossimi sono tenuti dal Codice Civile a dare gli alimenti al familiare in stato di bisogno che li chieda e non anche all’Ente Locale che pretenda di sostituirsi al familiare bisognoso, in caso di sua inerzia nella richiesta.
La quarta e ultima parte riguarda infine l’analisi della legislazione di alcune Regioni, quali la Lombardia, la Toscana, la Sardegna, il Friuli Venezia Giulia e il Piemonte, che ormai hanno competenza legislativa esclusiva in campo di servizi sociali. E tuttavia, anche in tali Regioni vige il principio della riserva da parte dello Stato per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali e Sanitarie; pertanto si dà atto degli interventi della Magistratura per far rispettare questa ripartizione di competenze, a tutela dei diritti fondamentali dei Cittadini.
Il volume è fornito anche di un’ampia bibliografia, all’interno della quale spiccano, tra le altre, le citazioni di scritti della Fondazione Emanuela Zancan e di Francesco Santanera che da decenni affronta – e talora anticipa, specie con la sua rivista «Prospettive Assistenziali» – le soluzioni dei problemi discussi nella terza parte.
Un’opera, dunque, che nel suo complesso si raccomanda agli amministratori di Enti Locali, agli utenti con disabilità e anziani, agli operatori dei servizi sociosanitari e ai dirigenti delle cooperative cui viene delegata – dagli Enti Locali stessi e dalle ASL – la gestione di taluni servizi alla persona.
Se ne consiglia la lettura anche per cercare di capire quali potrebbero essere i danni derivanti da radicali modifiche alla normativa analizzata, qualora venisse attuata in modo incurante degli effettivi bisogni delle persone più deboli. E il riferimento non è certo casuale, guardando infatti alla delega assistenziale contenuta nel Decreto Legge cosiddetto “Salva Italia” [201/11, N.d.R.], che dovrebbe essere attuata entro fine maggio e sulla quale molte associazioni di persone con disabilità, e in particolare quelle della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), sono intervenute. Si confrontino in tal senso i numerosi scritti e opinioni comparsi sulle pagine di questo sito.
*Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Il libro presentato da Nocera è: Massimiliano Gioncada, Francesco Trebeschi e Paolo Achille Mirri, Le rette nei servizi per persone con disabilità e anziane. La compartecipazione al costo dei servizi residenziali, diurni e domiciliari, Santarcangelo di Romagna (Rimini), Maggioli, 2011, 417 pagine, 42 euro.
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…
- Questo nuovo ISEE, osteggiato da più parti Non dovrebbe mancare ormai molto all’entrata in vigore del nuovo ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente richiesto per l’accesso agevolato alle prestazioni sociali, cioè a tutti quei servizi o aiuti…