Cambiare il pensiero per cambiare la comunicazione

di Ottavia Manuini*
«Immaginare il cambiamento è il passo più difficile: la comunicazione deve farsi carico di questa sfida»: sarà questo il concetto alla base del convegno organizzato per il 29 giugno a Reggio Emilia dal CRIBA (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale), che coinciderà con la presentazione del Progetto "Il cervello accessibile" e con la premiazione dell'omonimo concorso

Mano con scritte di cambiamentoSi terrà venerdì 29 giugno a Reggio Emilia (Auditorium Centro Internazionale Loris Malaguzzi, ore 9.30-19) e si intitolerà La comunicazione inclusiva: servono cervelli accessibili per trasformare il pensiero in azioni concrete, il convegno annuale del CRIBA (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale), servizio della Regione Emilia Romagna che da più di dieci anni opera nel campo della accessibilità ambientale e della tutela delle persone con disabilità, cui anche Superando ha già dedicato in passato ampio spazio.
Oltreché per l’importanza del tema e per il prestigio dei relatori, l’incontro interessante anche perché coinciderà con vale a dire i manifesti realizzati dagli studenti e studentesse della Scuola Internazionale di Comics (Sede di Reggio Emilia) che hanno partecipato al Progetto
Il cervello accessibile, già in mostra sia alla manifestazione bolognese Exposanità 2012 e, più recentemente, a Loano (Savona).
Aperto dai saluti di Matteo Sassi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Emilia, e dalla presentazione del
Cervello accessibile, l’incontro potrà poi contare sulla partecipazione di Maria Grazia Fiore, docente e formatrice (Il processo di comunicazione: un percorso non lineare), di Franco Bomprezzi, giornalista, scrittore e direttore responsabile di Superando (La comunicazione inclusiva: parlare per o parlare al posto di?), di Claudio Arrigoni, giornalista del «Corriere della Sera» (Le parole hanno un peso: la descrizione/costruzione della realtà), di Michele Dotti, formatore, educatore e giornalista del «Fatto Quotidiano» (Inclusione come presenza e rappresentazione) e di Claudio Imprudente, giornalista, scrittore e presidente del Centro Documentazione Handicap di Bologna (Inclusione come riconoscimento: creatività per una visione differente della disabilità). La successiva tavola rotonda, alla presenza di tutti i relatori, verrà moderata da Nelson Bova, giornalista della RAI. Chiuderà la giornata la premiazione del Concorso Il cervello accessibile.
Per presentare più ampiamente l’evento, cediamo ben volentieri la parola a Ottavia Manuini del CRIBA.

Quando le risorse sono scarse, la prima risposta è la chiusura ad ogni “altro”, ad ogni realtà percepita come estranea e, quindi, con diritti attenuati o senza diritti rispetto al “noi”.
La comunicazione è oggi il mezzo più potente per costruire la nostra percezione della realtà che, quindi, è spesso eterodiretta, in particolar modo quando si parla di gruppi con cui non si entra normalmente in contatto diretto e non mediato, ad esempio le persone con disabilità.
Il CRIBA ha promosso un percorso di formazione sulla comunicazione inclusiva il cui filo conduttore, tematico, è la disabilità. La metodologia utilizzata ha permesso l’emersione degli stereotipi e ha fornito spunti di pensiero, con l’obiettivo di sviluppare un atteggiamento critico verso la comunicazione e aperto alla diversità, intesa come ricchezza. Ecco spiegato, dunque, il titolo del progetto Il cervello accessibile.
Il cervello accessibile è un atteggiamento e significa, semplicemente, pensare e trasformare il pensiero in azione concreta, guardare, informarsi, allargare la prospettiva, rendendosi predisposti ad accogliere l’eterogeneità della realtà circostante, che è molto più variegata e multiforme di quello che siamo abituati o condizionati a vedere. Questo atteggiamento è fondamentale per lo sviluppo di un pensiero inclusivo che porti gli attori preposti a sviluppare una comunicazione inclusiva.
Il Convegno del 29 giugno a Reggio Emilia indagherà queste premesse e, nella tavola rotonda conclusiva, metterà a confronto professionisti della comunicazione e della disabilità, per approfondire il tema della costruzione dell’immagine. In particolare, i partecipanti alla tavola rotonda presenteranno l’idea di disabilità nei mezzi di comunicazione, portando la loro esperienza per quanto riguarda comunicazione sociale e dedicata e programmazione mainstream, intesa come l’offerta televisiva generalizzata.
Chi costruisce l’immagine della realtà? Chi stabilisce ciò che è giusto o ingiusto, normale o anormale, chi determina cos’è la diversità? A fronte di queste domande si vuole far emergere qual è l’atteggiamento nei confronti della disabilità e della diversità in generale, mettendo in luce i motivi delle (eventuali) resistenze al cambiamento.
Cambiamento che è doveroso perché i diritti delle persone con disabilità non sono più da rivendicare, ma solo da esigere.

CRIBA Emilia Romagna (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale).

Per iscriversi al convegno (entro il 20 giugno) e per ulteriori informazioni: tel. 0522 585544, criba@criba-er.it, ottavia.manuini@criba-er.it.

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