Dopo Barcellona, il 12 giugno scorso ha coinciso con una breve tappa valenciana per Pietro Rosenwirth. In tale occasione, la persona con disabilità triestina, protagonista della sua “impresa” denominata Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere, è stata ricevuta in Comune dall’assessore alle Politiche Sociali Ana Albert Balaguer (“Concejal de bienestar social”), che ha sottoscritto la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
A Valencia Pietro ha successivamente incontrato alcuni rappresentanti delle principali associazioni di disabili presenti sul territorio, con i quali è stato possibile discutere a lungo della qualità della vita dei portatori di handicap in Spagna. Dalla visita della città in sella al suo speciale “scooter-trike multiadattato” (handytrike), Rosenwirth ha potuto constatare poi come a Valencia vi siano pochissime barriere architettoniche, tanto che la città spagnola, proprio per la sua accessibilità, ha ricevuto anche un importante riconoscimento.
In precedenza, l’“ambasciatore di diritti” triestino era stato ricevuto dal console italiano Adriano Carbone nella struttura alberghiera Antigua Morellana, che è tra gli enti sostenitori della campagna contro le barriere condotta dal viaggiatore. Poi il percorso è ripreso alla volta di Madrid.
Com’è ben noto anche ai Lettori di Superando, Pietro Rosenwirth era partito lo scorso 1° giugno dal Colle di San Giusto a Trieste, per compiere il suo terzo grande viaggio, che lo sta vedendo percorrere da solo, in sella al suo handytrike su tre ruote multi-adattato, oltre diecimila chilometri attraverso l’Europa Occidentale e Orientale.
Fondatore dell’Associazione Umanista “Viaggiare per un sogno: oltre le barriere”, Pietro è affetto da una grave disabilità motoria degenerativa e ormai da anni è impegnato nella lotta alla discriminazione tra normo-considerati e handicappati, definizioni che egli stesso preferisce utilizzare poiché, spiega, «con gli ausili adatti, anche un handicappato può essere diversamente abile e fare cose “straordinarie”». «Il mio gesto – aggiunge – è una metafora del superamento degli ostacoli e dei limiti logistici, culturali, sociali, e soprattutto mentali, che le persone con handicap possono incontrare, nonostante in Europa siano stati abbattuti molti muri e confini».
Durante le venti tappe del viaggio – patrocinato dal Comune di Trieste – Rosenwirth ha incontrato e continua a incontrare stampa, amministrazioni locali e realtà associazionistiche, per scambi e momenti formativi su tematiche sociali, sulle pari opportunità e sulla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Il tour – più lungo rispetto a quelli delle precedenti edizioni – durerà in totale circa due mesi e dopo Genova, Montecarlo, Marsiglia, Barcellona e Valencia, le tappe successive saranno quelle di Madrid, Saragozza, Tolosa, Bordeaux, Poitiers, Parigi, Bruxelles, Rotterdam, Amsterdam, Amburgo, Berlino, Praga, Salisburgo, Tarvisio e Lubiana. Il rientro a Trieste è previsto per il 20 luglio.
Il viaggio può essere seguito sul sito ufficiale multilingue, grazie agli aggiornamenti di Pentagramm, gestore del sito stesso. Inoltre, lo scooter-trike è munito di uno speciale trasmettitore GPS, che segna in tempo reale su una mappa la posizione esatta del protagonista.
L’iniziativa è stata realizzata grazie al sostegno di numerosi partner su tutto il territorio nazionale e di varie donazioni di privati. A tal proposito, sottolinea Rosenwirth, «ci sono stati momenti in cui la realizzazione del viaggio è stata messa a rischio da imprevisti di ogni tipo: voglio quindi ringraziare ancora di più chi mi è rimasto accanto, come la Dal Bo Mobility, la Givi, la Tucano Urbano, la Uniqa Assicurazioni e chi si è aggiunto, come la Proxima Advertising & Communication, la Huawei, la Digitrack, l’IKEA, il Centro Benessere Ashram, la Audiodavil, la Pirelli, la Segnaletika e l’Hostal Antigua Morellana Valencia».
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: press@handytrike.eu.