Quando i Giochi Nazionali Special Olympics volgono al termine, c’è sempre una forte nostalgia dei giorni appena trascorsi, giorni densi, pieni di emozioni e di allegria. Ed è forse per questo che, oltre al dispiacere che puntualmente viene espresso con frasi tipiche come «È finito troppo presto», «Vorrei tornare indietro», «Mi mancherete tantissimo», chi partecipa a questo evento – atleti, tecnici, volontari, amici e sostenitori – torna a casa con un bagaglio più importante, che racchiude la profonda consapevolezza delle proprie e delle altrui abilità, non solo sportive e, soprattutto, un’energia e una rinnovata voglia di continuare il percorso in Special Olympics, dando il meglio di sé.
Lo sport, lo sappiamo, è “solo” un mezzo che usiamo per dimostrare quanto e come le persone con disabilità intellettiva sappiano mettersi in gioco, mettendo alla prova i propri limiti, superandoli anche.
A Biella abbiamo incontrato grandi sorrisi e lacrime di gioia per la vittoria, la delusione per non essere saliti sul podio, ma abbiamo anche ammirato la felicità condivisa, per la vittoria altrui, caso assai frequente negli eventi Special Olympics. E soprattutto abbiamo visto le medaglie brillare al collo di tutti gli atleti che hanno partecipato perché, come recita il loro giuramento, hanno «tentato con tutte le forze».
Si torna a casa, dunque, con un bel sorriso sul viso e con molti amici in più. Un ringraziamento di cuore è rivolto a coloro che, in occasione di questo bell’evento, hanno lavorato sodo accanto a tutto l’infaticabile staff di Special Olympics Italia e un ringraziamento speciale va naturalmente al “grande motore” dei Giochi, l’esercito dei 1.500 volontari che hanno vissuto questa esperienza nel migliore dei modi, a fianco degli Atleti, lavorando e divertendosi da morire.
Un ringraziamento specialissimo, infine, a tutti gli atleti stessi che, con la loro spontaneità, esuberanza e semplicità, ci hanno mostrato ancora una volta quanta bellezza ci sia nella diversità di ognuno.
Ora è tempo di raccogliere le testimonianze di chi c’era e di riordinare la “montagna” di fotografie scattate nelle giornate di Biella, per condividerle con tutti.
Fondato nel 1968 da Eunice Kennedy, Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e di competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva. Presente in 180 Paesi e in Italia da circa trent’anni, Special Olympics conta 3 milioni di atleti e coinvolge, con le oltre 16.000 manifestazioni che organizza ogni anno, quasi un milione di volontari in tutto il mondo.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: redazione@specialolympics.it, soi@specialolympics.it.
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