Con tre rampe l’arte veneziana è più accessibile

Nel quadro infatti della politica di eliminazione delle barriere nel centro storico della città lagunare - avviato da tempo, anche grazie alle installazioni attuate per la “Venicemarathon” di ottobre - il Progetto “Venice Art for All” consente la piena accessibilità di alcune prestigiose istituzioni culturali, quali la Collezione Peggy Guggenheim, la Fondazione Vedova e la Punta della Dogana
Venezia, Punta della Dogana
Punta della Dogana a Venezia, sede della Fondazione Pinault, a fianco della Chiesa della Salute

Da molti anni – come documentato puntualmente anche su queste pagine – la collocazione delle rampe per la VeniceMarathon, gara podistica che si corre la quarta domenica di ottobre, costituisce un elemento fondamentale della politica di eliminazione delle barriere da parte del Comune di Venezia, in quanto quelle stesse rampe, sistemate sui ponti interessati dalla corsa, restano a disposizione di tutti per oltre tre mesi.
A dare ora ulteriore sostanza a tale iniziativa arriva il Progetto Venice Art for All, consentendo la piena accessibilità dell’area veneziana di Dorsoduro e quindi di alcune prestigiosi istituzioni d’arte in essa presenti, quali la Collezione Peggy Guggenheim, la Fondazione Vedova e la Punta della Dogana (Fondazione François Pinault).
Come viene infatti spiegato dai responsabili del Servizio Città per tutti del Comune di Venezia, «grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Municipale, il Venicemarathon Club e le tre Istituzioni culturali citate, oltreché al sostegno della Soprintendenza, le rampe poste sui Ponti dei Catecumeni, della Calcina e degli Incurabili resteranno in loco fino al 15 giugno, permettendo tra l’altro anche a Tito e Matilde, due ragazzini con difficoltà motorie residenti nella zona, a raggiungere la scuola in piena autonomia».

Venice Art for All rientra nella politica che il Comune lagunare ha da tempo avviato, per migliorare la fruibilità del territorio, attraverso un articolato programma di intervento, in attuazione del PEBA (Piano di Eliminazione della Barriere Architettoniche) del centro storico.
«A Venezia città d’acqua – sottolineano ancora da Città per tutti – il PEBA si fonda sul trasporto pubblico acqueo dell’Azienda ACTV ed è proprio l’articolazione del trasporto a evidenziare l’accessibilità urbana: il Piano individua infatti le cosiddette “insule accessibili”, quelle cioè dove arrivano motoscafi e vaporetti [i tipici battelli veneziani, N.d.R.], e le “insule non accessibili”, quelle invece dove non arrivano. Fa parte della politica di intervento rendere accessibili alcuni ponti, ad esempio collocando delle rampe, particolarmente strategici per l’accessibilità urbana, in modo particolare là dove non arrivano i mezzi pubblici».
In tal senso, per far conoscere tutte le potenzialità del territorio, lo stesso Servizio Città per tutti ha avviato una vasta campagna di comunicazione sui temi dell’accessibilità e, in senso più lato, della fruizione della città, producendo, nel corso del tempo, ben dodici itinerari senza barriere, una mappa della Venezia accessibile, l’itinerario A Venezia le barriere si superano di corsa e altro ancora.
In occasione, quindi, di quest’ultimo progetto, è stato realizzato l’itinerario culturale denominato anch’esso Venice Art for All, che sfruttando appunto le rampe della VeniceMarathon e partendo dalle fermate dell’ACTV Accademia e Salute, attraversa il sestiere di Dorsoduro (i sestieri sono i rioni di Venezia), passando quindi per l’area delle Zattere fino alla Basilica della Salute, con informazioni sull’accessibilità dei luoghi culturali che si incontrano lungo il percorso. (S.B.)

L’itinerario culturale Venice Art for All è disponibile a tutti nel sito del Servizio Città per tutti del Comune di Venezia. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: cittapertutti@comune.venezia.it.

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