Attraversa le strisce con me

Concorre a un prestigioso premio dedicato all’innovazione il Progetto “Cross with me” (“Attraversa con me”), applicazione per smartphone nata per aiutare le persone non vedenti e ipovedenti a individuare e quindi ad attraversare le strisce pedonali con la maggiore sicurezza possibile. A idearla è stato Cristian Bernareggi, anch’egli non vedente e impegnato nello sviluppo di tecnologie informatiche in grado di aiutare le persone con disabilità

Particolare di donna cieca con il bastone bianco che attraversa una stradaSi potrà votare fino al 30 aprile per fare arrivare il Progetto Cross with me (“Attraversa con me”) alla fase finale (30 selezionati su 841 concorrenti) del Premio Edison Start, concorso rivolto a start-up innovative e micro-piccole imprese che svolgano la propria attività da almeno due anni e che cerchino risorse finanziare per poter realizzare la loro idea. Ma di che cosa si tratta esattamente?

Cross with me è un’applicazione (App) per smartphone, nata per aiutare le persone non vedenti e ipovedenti a individuare e quindi ad attraversare le strisce pedonali con la maggiore sicurezza possibile. L’iniziativa si rivolge in particolare a coloro che vivono in aree urbane e che appunto utilizzano lo smartphone nella vita quotidiana.
L’idea è di Cristian Bernareggi, persona non vedente, volontario della Federazione Retina Italia, collaboratore del Dipartimento di Tecnologie Informatiche dell’Università di Milano (e co-fondatore nel 2011 di EveryWare Technologies, impresa satellite dello stesso Ateneo), impegnato da tempo nello sviluppo di tecnologie informatiche in grado di aiutare le persone con disabilità.
A questo nuovo progetto – inizialmente chiamato Zebra Localizer – Bernareggi lavora da due anni, dopo essere partito dalla consapevolezza che le strisce pedonali rappresentano certamente un rischio per i cittadini con ridotte capacità visive, dal momento che a differenza degli incroci con semaforo – attraversabili grazie alle segnalazioni sonore, quando naturalmente queste ci sono -, non offrono alcun tipo di supporto e sono spesso poco leggibili o anche occupate da automobilisti non rispettosi del codice della strada oltreché da cantieri o interruzioni.

In sostanza l’App – attraverso una fotocamera integrata all’interno del telefono – individua e indica vocalmente alla persona le strisce pedonali, che non sono percepibili attraverso il bastone bianco, e l’orizzonte viene calcolato grazie agli accelerometri. La telecamera stessa, infatti, riprende l’ambiente circostante e grazie a un software specificamente progettato, ne elabora i dati, stabilendo posizione e direzione dell’utente. A questo punto il Voice Over dello smartphone legge ad alta voce le istruzioni che guidano l’utente nell’attraversare correttamente le strisce.
L’applicazione, inoltre, dà la possibilità di condividere informazioni con gli altri utenti, come, ad esempio, la presenza di ostacoli, lavori in corso e di segnalare alle autorità competenti criticità, affinché possano intervenire. (C.M. e S.B.)

Fonte della presente nota è il sito Assicurazioneauto.it. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: clelia.mattara@assicurazioneauto.it.

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